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IL GRANDE IMBROGLIO

L'Immacolata "sfigurata": diventa strega e Madre Terra

Il programma degli eventi di Castellammare di Stabia distrugge la festa religiosa più antica e identitaria della città, massificandola in miti antropologici di altre culture campane

L'Immacolata "sfigurata": diventa strega e Madre Terra

I falò sull'arenile, anche quest'anno saranno accesi alla vigilia dell'Immacolata

CASTELLAMMARE DI STABIA. Come trasfigurare la tradizione di fede bella e luminosa in un cupo e macabro rituale di altre culture. La Festa dell’Immacolata a Castellammare di Stabia, con i falò che richiamano l’antica leggenda del voto formulato da un pescatore, salvatosi da una tempesta, di dare vita a una veglia di preghiera in onore della Madonna Immacolata, intorno ai falò sulla spiaggia, diventa - con l’amministrazione di centrosinistra stabiese - una sorta di Halloween in cui si immaginano riti ancestrali di “Madonne scure”... “che sanguinano”, che salvano pescatori (strane sirene adattate alla fantasia pagana di chi le sta generando in questi giorni), e che “proteggono la montagna”; “Mamme - troviamo scritto nel programma della festa religiosissima stabiese - tutte legate all’unica grande Madre Terra, generatrice di frutti benefici, in un ciclo di rigenerazione e rinascita che tradizionalmente si esprime nella danza della tammurriata, ritenuta ben augurante e propiziatoria”. Castellammare di Stabia aveva una festa tutta sua: una dodicina di rosari nelle chiese e serata della veglia in attesa dell'alba trascorsa con il gioco delle carte in famiglia o tra amici, arricchita di pietanze tipiche (broccoli e salsiccia e zeppoline fritte al mattino, quando i “Fratiell’ e surelle” chiamano per portare in chiesa i fedeli per la chiusura della dodicina dedicata a Maria). Per strada gli altarini dedicati alla Madonna e chiese tutte aperte nell'attesa della prima messa delle 5.

Ma quando ha sognato tutta una differente e aberrante messinscena l’equipe di “colti” artefici del cartellone di eventi natalizi a Castellammare di Stabia?

Il sindaco Luigi Vicinanza ha presentato ieri mattina un programma natalizio interamente appiattito sulle ispirazioni antropologiche di altri luoghi e altre culture, passandole come un ritorno alle tradizione. Che però non sono state mai stabiesi. Le “Madonne nere” che somigliano a streghe del Beneventano, il 7 sera sera danzeranno i loro sabba intorno ai fuochi trasformati in falò satanici. Falò che in origine nascevano come luoghi di raccolta delle donne in cerchio a recitare i rosari aspettando l’alba per fare ingresso in chiesa, allungando il corteo dei chi chiamava "Fratiell' e Surelle", svegliando i dormienti con un canto tipico. Ora, la festa viene ideologizzata e i "Fratiell" scompaiono, per fare posto a una inventata "Festa della sorellanza"... ma siamo tutti matti? "Una “sorellanza” che - secondo gli studiosi - (così viene descritto l'evento) rappresenta un richiamo al paganesimo, da cui traggono origine i culti e le tradizioni legate ai territori stabiesi, avellinesi, salernitani, agro nocerino sarnesi, napoletani e vesuviani". Tutto mischiato: carnevale, halloween... facimm' ammuina pur di cancellare le radici spirituali e sante che originarono la Festa dell'Immacolata a Castellammare di Stabia.

«È la luce il filo conduttore del cartellone di eventi natalizi che abbiamo voluto per la città di Castellammare di Stabia e che, mi auguro, ci permetterà di vivere al meglio il periodo delle festività» Ha spiegato Vicinanza, che è vissuto troppi anni della sua vita lontano da Castellammare di Stabia. Sono previsti circa 40 eventi a partire da domani e fino al 19 gennaio 2025, giorno dedicato al patrono San Catello. «Il nostro programma si articola in due momenti principali. Il primo sarà il prossimo weekend, con l’evento intitolato La Notte della Luce: Mistero, Magia, Devozione, che avvolgerà la nostra città da sabato 7 a domenica 8 dicembre, giorno dell’Immacolata. Il secondo momento prenderà il via il 12 dicembre e si concluderà il 19 gennaio, giorno di San Catello» spiega il primo cittadino. Il programma prevede il 7, alle ore 16,30, l’accensione degli alberi di Natale in diversi quartieri della città, alla presenza del sindaco. Alle ore 11,30, lo spettacolo itinerante Canto miez’ ‘a via curato dal Borgo Antico Stabia in Festa, con partenza da Piazza Giovanni XXIII. Alle 19,30 accensione delle luminarie, alle 20 lo spettacolo musicale itinerante di Fiorenza Calogero intitolato ’A ‘Mmaculata e le Sorelle della Tradizione Campana. La serata culminerà alle 23 con l’accensione dei falò sull’arenile. Hanno contribuito Ascom e i commercianti locali che terranno aperti i negozi.

QUESTO IL PROGRAMMA DEL 7 DICEMBRE

Ore 19,30

Gli artisti saranno presenti sul luogo dell'accensione dell'albero, dove, dopo i saluti istituzionali, eseguiranno una tammurriata collettiva per dare inizio all’Immacolata, simbolo di buon auspicio nella Tradizione.

Ore 20–22

Ogni gruppo si distribuirà nelle seguenti postazioni lungo la Villa Comunale, lato mare:

Biagio De Prisco: Viale degli Artisti

Don Peppino Di Febbraio e Paranza: zona Cassarmonica

Antonio 'O Lione Matrone: zona Hope Pub

Paranza di Terzigno: tra il BLISS e il Palazzo del Fascio

Ore 22-22,20

Tutti i gruppi si riuniranno sulla spiaggia, con i fuochi spenti alle spalle, per creare la suggestione evocativa dell'evento. La reunion avverra' sull' renile presso Anfiteatro Naturale

Ore 22,25

Gli artisti lasceranno la spiaggia, a eccezione di Biagio De Prisco, che eseguirà un canto a distesa della tradizione prima dell'accensione dei fuochi. 

Nel caso di avverse condizioni meteorologiche, l'evento si terrà al chiuso, con le paranze che si esibiranno simultaneamente in 4 chiese della città, come segue:

Ore 20 Biagio De Prisco e Luigi 'O Russulillo Matrone: Chiesa del Gesù

Don Peppino Di Febbraio e Paranza: Chiesa dello Spirito Santo

Antonio 'O Lione Matrone: Chiesa di Santa Maria di Portosalvo

Paranza di Terzigno: Sagrato Concattedrale

 

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