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la persecuzione
17 Dicembre 2024 - 17:29
Messa in latino nella Chiesa Santa Maria della Vittoria, Napoli
NAPOLI. Non ci sarà la tradizionale Messa in latino nella notte di Natale a Napoli per i fedeli del rito antico e i Coetus Fidelium (Gruppi stabili di fedeli), che promuovono il latino nella liturgia, lanciano un appello al Cardinale Domenico Battaglia perché autorizzi, almeno per la notte di Natale, la celebrazione.
“Eminenza – scrivono i fedeli del rito tridentino - le chiediamo di concedere una chiesa ai Coetus per la Messa di mezzanotte, in attesa di una risposta alla richiesta di 250 fedeli di ripristinare le Messe soppresse con il Decreto del 10 maggio , che ha cancellato dopo anni la celebrazione del rito antico in tre chiese di Napoli, vietando anche ai sacerdoti già autorizzati a celebrare”.
Il 10 maggio un Decreto dell’Arcivescovo Battaglia, nominato Cardinale il 7 dicembre da Papa Francesco, ha vietato la celebrazione della Messa in latino che si svolgeva nella Diocesi di Napoli dal 2007, grazie al Motu Proprio di Papa Benedetto XVI Summorum Pontificum.
Papa Francesco aveva introdotto nel 2021 alcune restrizioni alle celebrazioni confermando però il diritto dei Gruppi di Fedeli già esistenti a partecipare al rito tridentino e ai sacerdoti autorizzati di celebrarlo. Nella Diocesi di Napoli, per effetto del Decreto di Mons. Battaglia, attualmente solo i sacerdoti di un Istituto religioso francese attualmente possono celebrare la Messa con il Messale del 1962, precedente alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II.
Di qui la contestazione con la petizione, inviata anche al presidente della CEI, Cardinale Zuppi.
«Andremo in altre Diocesi per assistere alla Messa della notte di Natale – dice uno dei firmatari della petizione a Battaglia – ci stiamo organizzando in questo senso. Ma speriamo in un gesto di disponibilità da parte dell’ Arcivescovo almeno per la festa della nascita di Gesù».
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