Tutte le novità
18 Settembre 2018 - 14:40
Secondo le prime informazioni, entrambi i bimbi avrebbero meno di tre anni
Dramma nel carcere femminile di Rebibbia, a Roma. Una detenuta di nazionalità tedesca (di origine georgiana) ha ucciso verso mezzogiorno uno dei suoi due figli e ha ferito gravemente l'altro che è in prognosi riservata. "Alle 13 di oggi è arrivato al pronto soccorso dell'ospedale Pediatrico Bambino Gesù un bimbo con grave trauma da precipitazione - fanno sapere nel bollettino medico -. Le condizioni sono particolarmente critiche con danno cerebrale severo. Il bambino è sottoposto attualmente a supporto rianimatorio avanzato e in ventilazione meccanica. In programma un intervento neurochirurgico". Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede è andato in visita prima in carcere, poi in ospedale e ha disposto un'inchiesta interna.
La donna, che ha 33 anni, era in carcere da poco meno di un mese per spaccio di stupefacenti e in prigione non aveva dato segni di squilibrio mentale. La detenuta non era seguita dagli psichiatri all'interno del penitenziario e la sua scheda non riportava particolari problemi psicologici, né episodi di aggressività o autolesionismo. A quanto si apprende, proprio da pochi giorni le era stata confermata la pena detentiva.
Il dramma si è consumato in pochi secondi. Questa mattina la donna era uscita in giardino con le altre mamme e i rispettivi figli. Quando poi le detenute stavano rientrando in sezione per il pranzo a un certo punto la 33enne ha preso i bimbi e li ha scaraventati a terra, davanti a un pianerottolo di pochi scalini. A perdere la vita è stata la figlia di soli quattro mesi mentre l'altro bimbo, di due anni, è in ospedale in condizioni gravissime.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo