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la prima regina

"Io Maria Amalia di Sassonia" il grande amore di Carlo di Borbone

Al Teatro San Carlo, sabato, una rappresentazione speciale scritta e diretta da Stella Leonetti

"Io Maria Amalia di Sassonia" il grande amore di Carlo di Borbone

Maria Amalia di Sassonia e, a destra, Stella Leonetti

NAPOLI. “Io, Maria Amalia di Sassonia”, monologo scritto e diretto dalla regista Stella Leonetti e interpretato da Cecilia Donadio, torna al Teatro San Carlo sabato 25 gennaio. Rappresentazione unica alle ore 12.

La prima regina di Napoli, moglie di Carlo di Borbone, che nel 1734 inaugurò il regno, era figlia del Principe elettore di Sassonia Augusto III.
Arrivò a Napoli nel 1738, ad appena 13 anni e mezzo, per sposare, grazie a una dispensa del Papa il re di Napoli e di Sicilia il "suo" Carlo: tra i due fu amore a prima vista. Maria Amalia, definita  bella, elegante e all’apparenza dai modi gentili, diede un influsso importante alla cultura napoletana, ma partecipò attivamente anche all’attività di Governo. L'unione tra i due fu intensa. Carlo si legò estremamente alla consorte e la regina ad ogni occasione era sempre al suo fianco. In poco tempo erano diventati inseparabili. Ma il vaiolo si mise tra i due. La regina si ammalò e si barricò in quarantena a Palazzo Reale, mentre Carlo si ritirò nella Reggia di Portici. I due patirono la separazione e si inviavano lettere anche due volte al giorno. Non appena Maria Amalia riuscì ad alzarsi dal letto il re corse sotto le sue finestre per poterla vedere almeno da lontano. Per fortuna la malattia le diede tregua e dopo più di un mese di lontananza finalmente i due tornarono uno accanto all’altra.Maria Amalia era molto colta e svolse un ruolo importante nella costruzione della Reggia di Caserta.

Fu anche influente nella costruzione della Reggia di Portici, del Teatro di San Carlo - costruito in soli 270 giorni - della Reggia di Capodimonte. I suoi appartamenti a Portici ospitavano le famose porcellane della Manifattura di Porcellane di Capodimonte, introdotte da lei nel 1743.

Il testo di Stella Leonetti accompagna il pubblico in un viaggio attraverso le emozioni e le difficoltà di una regina determinata e coraggiosa, offrendone un ritratto vivido, attuale e commovente. 

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