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CASTELLAMMARE DI STABIA
22 Gennaio 2025 - 21:54
CASTELLAMMARE DI STABIA. Pasquale Longo segretario generale, Rita Perisano e Tina Scognamiglio segretari territoriali. La Cisl Scuola dell’area metropolitana di Napoli conferma con voto unanime il proprio gruppo dirigente al VI congresso svoltosi a Castellammare, alla presenza della numero uno nazionale della federazione Ivana Barbacci e della leader della confederazione napoletana Melicia Comberiati. Ai lavori, presieduti dal segretario regionale della categoria Marco Ugliano, sono intervenuti anche l’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini e il presidente del Consiglio comunale di Napoli Enza Amato.
“Il 2025 – sottolinea Longo – deve diventare l’anno degli investimenti nella scuola. Il settore non può più attendere se vogliamo costruire una nuova generazione in grado di vincere le sfide del futuro, a partire dal contrasto alla dispersione, che ha ormai raggiunto in alcune realtà cifre anche superiori al 20%. Per questo, i Comuni devono destinare le risorse non vincolate al potenziamento di strutture ed infrastrutture necessarie ad aumentare il tempo scuola ed ampliare la didattica. Solo così si possono togliere i ragazzi dalla strada ed al tempo stesso ridurre il precariato».
Temi su cui ha insistito anche la Comberiati. “L’abbandono – dice – è purtroppo un’altra piaga, che si unisce alla fuga dei giovani dalla città. Servono sinergie con le istituzioni per costruire un piano formativo migliore e unitario su tutto il territorio, proiettando lo stesso alle prospettive future di lavoro e di occupazione in città e nella provincia”.
Le assise si sono concluse con l’intervento della leader Cisl Scuola. “Voglio ribadire qui a Napoli – ricorda la Barbacci - l’impegno della CISL Scuola perché si rafforzi la presenza del sistema scolastico nelle aree dove l'emergenza educativa si manifesta in modo più evidente. Un’emergenza, tuttavia, che non può essere affrontata solo dalla scuola: occorre che l’intera comunità, e in primo luogo le istituzioni e le amministrazioni che la rappresentano, se ne facciano carico, in modo attivo e responsabile. Lo ha richiamato in modo autorevole, nei giorni scorsi a Caivano, e anche in altre località del mezzogiorno, il presidente Mattarella, e tutti devono tenerne conto. Riconoscere il ruolo fondamentale della scuola significa anche valorizzare in modo adeguato il personale che ci lavora: insegnanti, personale ATA, dirigenti. Vogliamo rinnovare il contratto, a triennio ormai già scaduto, e fare un altro passo in avanti verso un riallineamento con le retribuzioni europee, un obiettivo per noi irrinunciabile”.
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