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Il processo
04 Febbraio 2025 - 11:24
I Murazzi di Torino
Sedici anni. È la condanna decisa dal gup in sede di rinvio dopo l’annullamento della Cassazione a carico di Victor Ulinici, uno dei giovani accusati di aver lanciato, nella notte tra il 20 e il 21 gennaio 2023, una bici dalla balaustra dei Murazzi, ferendo gravemente un giovane studente palermitano, Mauro Glorioso. L’imputato, presente in aula, in precedenza era stato condannato con rito abbreviato a 10 anni e 8 mesi ma la Cassazione aveva chiesto di ricalcolare la pena escludendo le attenuanti generiche che erano state concesse in sede di appello.
A carico di Ulinici l’accusa venerdì scorso aveva chiesto 16 anni mentre il difensore del giovane aveva chiesto la conferma la conferma della precedente condanna.Un'altra ragazza maggiorenne aveva scelto il rito ordinario e il suo processo si è concluso a gennaio con una condanna a 16 anni. Per i tre minorenni che facevano parte del gruppo sono state confermate, lo scorso marzo, le sentenze di primo grado, in abbreviato, con pene comprese tra i 9 anni e 9 mesi e 6 anni e 8 mesi.
Legale famiglia vittima: «Pena dura che rispecchia gravità fatto, ma difficile gioire»
«È veramente difficile in un processo con delle conseguenze così tragiche gioire per la condanna di una pena effettivamente dura ma che rispecchia la gravità del fatto e delle conseguenze perché la concessione delle generiche nella precedente sentenza erano state ritenute dalla Corte di Cassazione non adeguatamente motivate, era solo la giovane età». Così Simona Grabbi, legale della famiglia di Mauro Glorioso, sottolineando che «non sono state concesse le attenuanti generiche e considerato che la pena base non era modificabile ha ridotto semplicemente di un terzo la pena di 24 anni».
Legale imputato: «Mio assistito non vuole fare ulteriore ricorso»
Victor Ulinici non è intenzionato a fare ulteriore ricorso, ha comunicato il suo difensore, Wilmer Perga, al termine della lettura del dispositivo. «Una volta accolto il suggerimento della Cassazione di annullare le generiche non si poteva fare diversamente», ha aggiunto il legale che poi a proposito del non ricorso ha precisato: «nel merito non si può più discutere essendo già definitiva la sentenza prima che tornasse indietro, discutere sulle generiche vedremo cosa ci sarà scritto nella sentenza».
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