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Riqualificazione Stadio Italia, Anac mette il progetto sotto accusa

Rilevata violazione del divieto di artificioso frazionamento dell’appalto del Comune di Sorrento per l’affidamento degli incarichi tecnici

Riqualificazione Stadio Italia, Anac mette il progetto sotto accusa

SORRENTO. L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha rilevato una violazione del divieto di artificioso frazionamento dell’appalto del Comune di Sorrento per l’affidamento degli incarichi tecnici relativi ai lavori di riqualificazione dello Stadio Italia. La decisione è stata ufficializzata con un atto firmato dal Presidente dell’ANAC e approvato dal Consiglio il 22 gennaio 2025.
La modalità di affidamento degli incarichi tecnici per la progettazione dei lavori dello Stadio Italia di Sorrento è configurabile come  violazione del divieto di  artificioso frazionamento dell’appalto, previsto dall’articolo 14 del Codice degli appalti”.

Una notizia che fa male ai tanti tifosi che da tempo aspettano l’ampliamento dello Stadio per poter seguire da vicino la squadra del cuore, il Sorrento, impegnato nel campionato di Serie C con uno stadio non a norma per questa categoria nelle partite interne.

Il comune di Sorrento ha replicato con un verbale di seduta del 20 febbraio, in cui pubblica i punteggi attribuiti  dalla Commissione Giudicatrice: prima classificata l’Ati tra Edil Ferro, Tipiesse e Tuttocalor. Un postilla della commissione, apre nuovi clamorosi scenari sulla vicenda.

La Commissione ultimate le operazioni di gara, rileva che l’offerta del concorrente Ati Edil Ferro–Tipiesse Tuttocalor è sospetta di anomalia ai sensi dell’art.110 del D.Lgs. 36/2023, in quanto sia il punteggio conseguito per l’offerta tecnica sia per il punteggio conseguito per l’offerta economica/temporale supera i 4/5 dei rispettivi punteggi previsti dal disciplinare di gara per l’offerta tecnica ed economica temporale. Tutti gli atti vengono trasmessi al Rup”.

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