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Roma
01 Marzo 2025 - 18:50
“Siamo migliaia di persone per difendere questa borgata”. Così gli organizzatori del corteo al Quarticciolo, borgata periferica di Roma che oggi 1 marzo è scesa in piazza contro il 'modello Caivano'.
Sui cartelli gli slogan 'il vostro modello repressione e polizia, il nostro casa e lavoro contro ogni malattia'; 'le disuguaglianze in salute sono frutto di scelte politiche, chiediamo casa, lavoro, diritti'; 'il modello Caivano nuoce gravemente alla salute'. Tra i presenti anche il presidente del municipio V Mauro Caliste, il segretario del Partito democratico di Roma, Enzo Foschi e Christian Raimo. Alla testa del corteo in tanti con i cartelli alzati ‘Quarticciolo alza la voce’. Un urlo corale, a suon di tamburi, dietro allo striscione di apertura: ‘Cambiamo davvero Quarticciolo’.
Un lenzuolo viene srotolato da uno dei palazzi di via Molfetta, angolo via Palmiro Togliatti. C'è scritto proprio lo slogan della manifestazione ‘Cambiamo davvero Quarticciolo’. Il tutto avviene tra fumogeni e qualche fuoco d’artificio. Poi dal corteo si alza il grido: "Basta degrado, questo è il Quarticciolo e va rispettato".
“Questa manifestazione arriva alla scadenza dei 60 giorni che sono stati indicati dal dl emergenze per individuare gli interventi di riqualificazione sociale per estendere il ‘modello Caivano’ anche, tra gli altri, al quartiere Quarticciolo - dice all’Adnkronos Pietro di 'Quarticciolo Ribelle' - Vorremmo che il decreto non venisse usato per interventi calati dall’alto a fronte delle trasformazioni che invece gli abitanti auspicano da tempo".
“Martedì scorso c’è stata un’operazione delle forze dell’ordine che è la rappresentazione plastica - evidenzia - di come si intenda affrontare l’illegalità tutta con lo stesso approccio. Non cambia se stai abitando in uno scantinato perché non ti puoi permettere un affitto o stai commerciando chili di eroina e di crack".
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