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03 Marzo 2025 - 20:00
Pompei, Villa dei Misteri: impianto solare perfette tegole antiche
POMPEI. Il Piano Nazionale Cultura, che persegue le finalità della Politica di Coesione Europea e Nazionale 2021-2027, avrà un importante focus su Pompei. Il Ministero della Cultura ha pubblicato le graduatorie delle due linee di Azione: Linea di Azione 2.1.1 “Efficientamento energetico e riduzione dei rischi legati ad eventi naturali catastrofici” a cui il PN Cultura destina in totale 46 milioni di euro e Linea di Azione 2.4.1 “Realizzazione di interventi di prevenzione e messa in sicurezza dal rischio sismico dei luoghi della cultura”, a cui sono destinati 62 milioni di euro.
Il Parco Archeologico di Pompei, dopo un lavoro istruttorio dei funzionari tecnici, aveva presentato una serie di proposte per le due linee di azione. Il lavoro è stato premiato dal riconoscimento dell’ammissione diretta a finanziamento dei seguenti interventi, nella Linea 2.1.1 (Efficientamento energetico): Nuovi depositi, uffici per il personale e magazzino archeologico presso Porta Nola in Pompei Scavi (circa 8,4 milioni di euro); Intervento di manutenzione ed efficientamento energetico del Laboratorio di Scienze applicate Ciarallo in Pompei Scavi (per circa 1,7 milioni di suro); Riqualificazione energetica della Galleria Ferdinando Fuga, con annesse aree esterne e parcheggio, per lavori di restauro valorizzazione ed adeguamento funzionale del compendio demaniale denominato Spolettificio dell'Esercito (ex Real Fabbrica d'Armi) e del sito archeologico di Oplontis a Torre Annunziata (circa 6 milioni di euro). Analogamente, è stata riconosciuta l’ammissione diretta a finanziamento dei seguenti interventi, nella Linea 2.4.1 (Prevenzione e messa in sicurezza dal rischio sismico dei luoghi della cultura): Miglioramento sismico della Galleria Ferdinando Fuga, con annesse aree esterne e parcheggio, per lavori di restauro valorizzazione ed adeguamento funzionale del compendio demaniale denominato Spolettificio dell'Esercito (ex Real Fabbrica d'Armi) e del sito archeologico di Oplontis in Torre Annunziata (circa 4 milioni di euro); Miglioramento sismico dell’edificio ex-Falegnameria n. 28 e dell’edificio n.26 con aree a verde annesse, per lavori di restauro, valorizzazione ed adeguamento funzionale del compendio demaniale denominato Spolettificio dell'Esercito (ex Real Fabbrica d'Armi) e del sito archeologico di Oplontis in Torre Annunziata (circa 3 milioni di euro).
In totale, quindi, il Parco Archeologico di Pompei, potrà contare nei prossimi anni su altri 23 milioni di Euro per opere strategiche di ampliamento dell’offerta di fruizione, anche nel sito di Oplontis, per la tutela e conservazione del proprio patrimonio tutelato anche dall’Unesco.
Questi fondi si aggiungono agli altri finanziamenti acquisiti negli ultimi quattro anni da diverse fonti nazionali ed internazionali, raggiungendo un importante totale di oltre 90 milioni di euro (oltre ai fondi di bilancio ordinario investiti per la manutenzione e la conservazione del sito anno per anno.
«È un importo nell’ordine di grandezza che ai tempi del Grande Progetto Pompei, varato nel 2012, veniva gestito con una struttura speciale e con norme e personale ad hoc – ha commentato il direttore di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – Se oggi Pompei è in grado di portare avanti lavori della stessa portata in regime ordinario, questo è soprattutto merito di una squadra eccezionale, che ha lavorato con grande visione e professionalità in questi anni. È anche merito del Ministero della Cultura, che ha sostenuto e valutato positivamente le nostre proposte nell’ottica della "Grande Pompei", ampliando la prospettiva al territorio intorno alla città antica, come delineato nella nostra strategia: il nostro obiettivo è di dare la stessa, altissima dignità a tutti i siti del territorio. Per questo già domani saremo di nuovo al lavoro con amministrazioni locali, Agenzia del demanio e i soggetti privati che vogliono partecipare al rilancio del Polverificio borbonico di Scafati».
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