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il lavoro negato
13 Marzo 2025 - 11:09
NAPOLI. Striscioni all’esterno degli uffici della Procura di Napoli, al Centro Direzionale, e volantini distribuiti a magistrati e avvocati. SGB (Sindacato Generale di Base) ha manifestato così ieri mattina a sostegno dei dipendenti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati che hanno subito il taglio di circa il 50% della busta paga dopo la scoperta, a ottobre 2022, di mancati versamenti dei contributi previdenziali da parte del direttore amministrativo per 2 milioni di euro.
10 dipendenti dell’Ordine degli Avvocati (terzo in Italia per numero di iscritti) sono stati penalizzati dopo la scoperta del buco di cassa e il licenziamento del direttore amministrativo, che è oggetto di un’indagine per peculato. L’organismo forense, dopo una verifica delle voci in busta paga gli ha inviato una messa in mora per la restituzione di somme da 60 a 200mila euro.
“Ordine degli Avvocati, trasparenza sull’inchiesta. Non paghino i lavoratori”, era scritto su uno striscione. “10 persone hanno lavorato per 20, accollandosi il lavoro di altre persone che non si è mai pensato di assumere”, era scritto sui volantini. Il sindacato SGB chiede all’Ordine degli Avvocati la rinuncia a qualsiasi richiesta risarcitoria e una moratoria sui tagli al salario accessorio fino a un eventuale pronunciamento negativo da parte della magistratura contabile.
Sulla vertenza il 5 marzo in Prefettura si è riunito il tavolo di “raffreddamento e conciliazione”, con il viceprefetto Rocco Iodice, il presidente dell’Ordine degli Avvocati Carmine Foreste ed il sindacato. «Qualche segnale di apertura da parte dei vertici dell’ Ordine c’è stato – dice al ROMA uno dei dipendenti - ma il Consiglio deve mettere a verbale l’ impegno a non avanzare nessuna richiesta di restituzione degli emolumenti erogati ai lavoratori in passato».
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