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verso il conclave
24 Aprile 2025 - 18:43
Papa Francesco nomina cardinale don Mimmo Battaglia
ROMA. Sono 19 i cardinali italiani che possono sperare nell'elezione a Papa. Da Parolin a Zuppi, dati nella rosa dei favoriti, a possibili sorprese che un Conclave può regalare. Guardando la geografia degli eleggibili italiani, è il Veneto a calare il poker. Il cardinale Pietro Parolin viene dall'esperienza in Segreteria di Stato, cosa che lo rende un prestigioso nome di convergenza. Parolin viene dal Veneto essendo originario di Schiavon, Vicenza. Veneto che può contare su altri 2 nomi in ascesa. Il primo è quello del cardinale Claudio Gugerotti che, nato a Verona, ha nel curriculum l'esperienza come Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali. Il secondo è quello del cardinale Mario Zenari, veronese, Nunzio Apostolico in Siria. C'è poi il cardinale Fabio Baggio, nativo di Bassano del Grappa. Il Piemonte mette in campo il cardinale, attuale arcivescovo di Torino, Roberto Repole. L'Emilia-Romagna punta sul cardinale Mauro Gambetti. Nativo di Castel San Pietro Terme (Bologna) è l'attuale arciprete della Basilica di San Pietro.
Altro nome italiano che sembra essere in pole position è il cardinale Matteo Maria Zuppi. Attualmente arcivescovo di Bologna è pero romano, quindi del Lazio come laziale è il cardinale Paolo Lojudice, attuale vescovo di Siena, nativo di Roma. Un nome per le Marche: il cardinale Giuseppe Petrocchi, nativo di Ascoli Piceno. Dalla Calabria arriva il cardinale, arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia. Toscano, di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori.Per la Lombardia c'è il cardinale Oscar Cantoni, di Como: per la prima volta nella storia recente non ci saranno cardinali milanesi in lizza. La Puglia ha 3 carte: la prima è il cardinale Angelo De Donatis, Penitenziere Maggiore, nativo di Casarano, provincia di Lecce. C'è poi il cardinale Fernando Filoni, nativo di Manduria. Infine il cardinale Marcello Semeraro di Monteroni, Lecce. La Sicilia può contare sul cardinale Vicario di Roma, Baldassarre Reina, nativo di San Giovanni Gemini (Agrigento) e sul cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento, nativo di Messina. A questi 17 nomi si aggiungono due italiani di nascita, ma non considerati come elettori italiani perché cardinali in altre parti del mondo: il cardinale Pierbattista Pizzaballa, bergamasco, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, e il cardinale Giorgio Marengo Prefetto Apostolico di Ulaanbaatar, capitale della Mongolia, e originario di Cuneo.
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