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l'ombra della camorra

Il magistrato Maresca: "festa con i criminali: uno schifo"

Il centro destra di Castellammare di Stabia chiede al sindaco Vicinanza: "Faccia venire la Commissione d'accesso al Comune"

Il magistrato Maresca: "festa con i criminali: uno schifo"

il magistrato Catello Maresca

CASTELLAMMARE DI STABIA. Tornano alla carica le forze dell'opposizione in Consiglio comunale a Castellammare di Stabia: Forza Italia, Stabia Unica, Progetto Stabia, Lega e Fratelli d’Italia. In un comunicato stampa chiedono a gran voce al sindaco Luigi Vicinanza di chiedere a sua volta l'invio della Commissione d’accesso presso il Comune di Castellammare di Stabia. A preoccupare, in un dibattito che dura da giorni, quanto è successo in Villa comunale di Castellammare di Stabia durante la festa organizzata per la Juve Stabia. Alcuni noti esponenti della criminalità locale sono saliti sul palco indisturbati e i loro volti sono finiti sui social. Innegabile la loro "egemonia" anche sui festeggiamenti per la squadra gialloblù.

"Le parole del magistrato Catello Maresca, simbolo della lotta alla camorra e profondamente legato a Castellammare di Stabia - scrivono gli esponenti delle opposizioni politiche - confermano con forza ciò che da giorni denunciamo: quanto accaduto durante i festeggiamenti per la Juve Stabia (che, sia chiaro, è un'eccellenza della nostra città e non c'entra nulla con l'accaduto) è un’umiliazione, una ferita aperta nella dignità di un’intera comunità".

" “Uno schifo”, così Maresca ha definito le immagini di esponenti della criminalità organizzata sul palco accanto ai rappresentanti delle istituzioni - aggiungono nella nota - E ha aggiunto, con chiarezza, che se il Comune è stato sciolto nel 2022, potrebbero anche esserci oggi le condizioni per uno scioglimento bis. La denuncia è netta e non può essere ignorata".

LA RICHIESTA. "Abbiamo già invitato il sindaco ad un atto concreto e doveroso: chiedere l'invio della Commissione d’accesso presso il Comune di Castellammare di Stabia. Ribadiamo questa richiesta con ancora più forza. È l’unico modo per dimostrare che non si ha nulla da temere e che si vuole davvero tutelare la legalità, l’immagine e il futuro della città. Chi rappresenta le istituzioni ha il dovere di isolare, senza ambiguità, ogni legame, ogni ammiccamento, ogni presenza riconducibile ad ambienti mafiosi. Non si può minimizzare. Le piazze devono essere presidio di legalità, non occasioni di passerelle per i clan. E la risposta del sindaco, che ora chiede alle autorità competenti di approfondire (come se non fossero già ampiamente operative, come sempre in maniera encomiabile, per contrastare la criminalità e garantire la legalità sul nostro territorio), ci sembra fin troppo riduttiva rispetto al quadro che emerge della nostra città".

IL CORAGGIO DEL MAGISTRATO. Il comunicato così conclude: "Ringraziamo Catello Maresca per il suo intervento coraggioso e cristallino. Chi ha combattuto la camorra in prima linea sa riconoscere i segnali pericolosi. E questi segnali oggi sono evidenti e gravi. Castellammare non si arrende. Castellammare non si piega. Castellammare vuole rispetto".

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