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Il manoscritto ritrovato
09 Giugno 2025 - 17:51
Concerto Fondazione Pietà dei Turchini (foto Alessia Della Ragione)
NAPOLI. “Kyries Tenebrarum. Tra Canto Piano e Polifonia”, concerto di chiusura della rassegna “Tengo genio” della Fondazione Pietà dei Turchini è stata una rara occasione per l’ascolto di un esempio di antica musica liturgica portoghese.
Domenica 8 giugno nella chiesa di Santa Caterina da Siena l’Ensemble “Arte Minima”, diretto da Pedro Sousa Silva, che si dedica all’interpretazione della musica portoghese dal XV al XVII secolo con un accurato lavoro di ricerca, ha riproposto, sulla base di un manoscritto dell’Infanta Maria di Portogallo custodito nella Biblioteca nazionale di Napoli, una composizione destinata all’ufficio delle Tenebre, compreso nel Triduo Pasquale della Settimana Santa.
I Kyries Tenebrarum (Signori delle Tenebre) alternano passaggi polifonici con sezioni di canto gregoriano, che sono stati eseguiti dalla Schola Gregoriana diretta dal Maestro Lanfranco Menga, docente di prepolifonia e musica medievale, giunta al secondo anno di attività.
Il programma ha offerto anche esempi di produzione musicale della penisola iberica tra il XV e il XVI secolo con particolare attenzione ai rapporti con la Napoli del periodo aragonese. Tra i brani, versi d'amore, come il testo attribuito a Garcìa Alvarez de Toledo, Duque de Alba (traduzione di Irene Brigitte) che ha aperto il programma e che aveva come titolo "Juan de Urrede, Nunca fue pena mayor" (Giammai vi fu sì gran pena, né tormento tanto singolare, che si compari al dolore che provo per il raggiro. E tale consapevolezza rende i miei giorni così tristi, il pensare il pensiero che per amori voi mi deste, fa sì che sia preferibile la morte, come male minore, rispetto al tormento e al dolore che provo per il raggiro).
Molti applausi per il gruppo portoghese, fondato nel 2011, e per i cantori di Schola Gregoriana. Al concerto è intervenuto il console onorario del Portogallo Maria Luisa Cusati che ha annunciato una prossima pubblicazione delle ricette gastronomiche contenute - tra le altre cose - nel manoscritto e da lei tradotte, forse presto anche da proporre in una serata da dedicare alla cultura portoghese.
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