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annuncio choc
12 Giugno 2025 - 12:24
CASTELLAMMARE DI STABIA. Annuncio choc del direttore della Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli: «Nel 1926 chiudiamo – ha affermato al termine di un concerto il maestro Gaetano Russo – Anzi, ci faranno chiudere».
NAPOLI 2500
«Abbiamo presentato un progetto al Comune di Napoli per le celebrazioni dei 2500 anni dalla fondazione di Napoli. Si tratta di una viaggio attraverso la musica antica, quella della Napoli greca, fino ai nostri giorni, fino a Pino Daniele. Ma ci hanno detto che non c’erano fondi per finanziarlo. Poi recentemente ci hanno fatto sapere che forse il progetto potrebbe essere ripescato» ha confidato al ROMA il direttore della Nuova Orchestra Scarlatti, a margine del concerto "La Vita è Bella".
BRICIOLE COME FINANZIAMENTI E SENZA AUDITORIUM
«Il ministero della Cultura non ci riconosce come orchestra di interesse nazionale, perché non totalizziamo almeno 120 giornate lavorative all’anno per ciascun musicista - prosegue il Maestro Russo - Così, gli unici finanziamenti per la Nuova Orchestra Scarlatti provengono dalla Regione Campania. E Napoli, nonostante la sua grande tradizione musicale, non ha un’orchestra stabile».
«E, aggiungo - ha sottolineato - non ha più neanche un auditorium per la musica».
Il maestro Russo ha spiegato tutto questo pubblicamente, al termine dell’esecuzione di un concerto che si è svolto nella Cattedrale di Castellammare di Stabia. «Dico che spariremo nel 2026 perché non possiamo aspettare ancora – ha aggiunto Russo – io questo concerto dovevo eseguirlo l’anno scorso ma non è stato possibile. Ma se le cose vanno così, o chiudiamo o ci fanno chiudere».
Durante l'iniziativa è stato commemorato Giovanni, Giovan Battista Cutolo, detto Gioggiò, ucciso a 24 anni per una banale lite per il parcheggio di un motorino il 31 agosto 2023 a Napoli, e che suonava nell’Orchestra Scarlatti Young.
Il direttore Russo era componente dell’Orchestra Scarlatti della RAI, chiusa nel 1992, e fondatore della Nuova Orchestra Scarlatti nel 1993.
Il maestro Russo era presente quando venne eseguito l’ultimo concerto dell’Orchestra Scarlatti della Rai che ne decretò la chiusura. Da allora, ha aggiunto il musicista «Non solo si è persa un’orchestra, ma Napoli ha perso un Auditorium. Immaginate una città come Napoli che non ha un Auditorium. Come emigranti, ora andiamo in giro per il mondo dove troviamo città di 100mila abitanti che possiedono un auditorium. Per la Cina, dove siamo stati in 10 diverse città che possedevano un auditorium, noi siamo gli “extracomunitari” che un tempo venivano a suonare in Italia per trovare dove esibirsi. Siamo arrivati a questo assurdo. E la preoccupazione di chi deve essere? Se noi dobbiamo spingere per avere ascolto, allora non abbiamo più interlocutori. E, devo aggiungere: non devono più dire che non ci sono i soldi – scandisce il Maestro Russo – Devono dire come hanno speso quelli che ci sono».
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