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Si grida al miracolo

Ragazzo 17enne si risveglia dal coma: ho avuto accanto Carlo Acutis

Giovani con il Vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino per parlare del 15enne prossimo santo. Al Teatro Karol di Castellammare di Stabia le Borse di studio della Fondazione Califano

Ragazzo  17enne si risveglia dal coma: ho avuto accanto Carlo Acutis

Il prossimo santo Carlo Acutis

LETTERE. Si è risvegliato dal coma e ha raccontato che – mentre era in stato di incoscienza – ha parlato con un giovane che ha riconosciuto in foto: Carlo Acutis. Nel piccolo comune di Lettere (Napoli) si è gridato al miracolo quando un 17enne – un mese fa vittima di un grave incidente in scooter – è uscito dal coma in cui era rimasto fino a maggio, con i medici che lo consideravano in condizioni disperate.

Se si è trattato di un miracolo lo stabilirà la Chiesa, in base ai referti sanitari e alle testimonianze.

La notizia non sorprende perché della santità di Carlo Acutis si parlava da anni e il prossimo 7 settembre il 15enne sarà canonizzato. Diventerà il patrono di internet, un “ambiente” in cui sono ormai immersi – e talvolta persi - soprattutto i giovani.

Intanto, nei paesini dei Monti Lattari quanto è accaduto al 17enne ha risvegliato nei ragazzi l’interesse per la Fede e ora sono in tanti a riunirsi nelle chiese per ringraziare e continuare a pregare per il loro amico, per ora affidato alla riabilitazione. E questo è di certo il frutto santo di una guarigione insperata.

IL VESCOVO: ECCO CHI ERA CARLO ACUTIS

CASTELLAMMARE DI STABIA. Di Carlo Acutis si è parlato nella serata di sabato 14 giugno, durante l’incontro a lui dedicato al Teatro Karol di Castellammare di Stabia, e che ha avuto ospite il Vescovo di Assisi-Nocera Umbra, Gualdo Tadino e Foligno, monsignor Domenico Sorrentino. Nella sua Diocesi riposano le spoglie del giovanissimo santo, e qui un fiume di fedeli si reca a fargli visita e per pregare, mentre «centinaia di segnalazioni di guarigioni ci giungono da tutto il mondo ogni giorno, persino dal Vietnam», racconta monsignor Sorrentino.

Cultura, spiritualità e santità al tempo di internet” è stato il tema della serata, conclusasi, sabato 14 giugno, con l’assegnazione delle borse di studio ai ragazzi che si sono distinti durante il percorso di Formazione del Centro Studi della Fondazione Padre Baldassarre Califano, al suo 40° anniversario della creazione. Gli onori di casa sono stati fatti dal parroco della chiesa di Sant’Antonio di Padova di Castellammare di Stabia, don Catello Malafronte, che è presidente della Fondazione e anche rettore del santuario di San Michele al monte Faito. Ai giovani ha parlato Gabriele Todisco, nipote del fondatore dell’opera dedicata a Padre Baldassarre, il magistrato Antonio Elefante, dopo l'esibizione di Carlo e Pasquale, due eccellenti flautisti del Liceo Francesco Severi di Castellammare di Stabia.

CULTURA, WEB E VERITA'

 «Quale formidabile mezzo per favorire la diffusione della cultura sarebbe il cellulare, se non fosse diventato una “babele” – ha cominciato monsignor Sorrentino - Lo strumento che con un semplice click ci collega all’altra parte del mondo e può fornire migliaia di informazioni avrebbe dovuto favorire la Cultura. Invece, è diventato il luogo in cui si incontra tutto e il suo contrario. Sicché, si entra nella “piazza virtuale per aprirci alla Verità” e si finisce per uscirne confusi, disorientati e depressi. E quindi oggi siamo tornati all’epoca di Ponzio Pilato che rivolse a Gesù la domanda: “Cos’è la verità?”».

«È stata questa anche la domanda che si è posto Carlo Acutis “Qual è la Verità per cui io vivo?” – ha continuato Sorrentino – Poiché, dire che “una cosa è vera” significa che per quella cosa io sarei pronto a dare la vita. Carlo si è dato una risposta: “la Verità è nel Vangelo (Io sono Via, Verità e la Vita, risponde Gesù) e lui ha fatto di questo 2+2=4, volgendo la sua esistenza nella conoscenza e nella divulgazione del Vangelo».

IL PAPA' E IL SORRISO DEL CIELO

 Il Vescovo di Assisi ha proseguito sul concetto di Dio che, ha spiegato, «è “Abbà”, cioè papà, come lo chiamava Gesù: non un Padre solitario e lontanoo, ma con noi, vicino e – anzi – dentro di noi. Lui è… “canto”, è “buoni pensieri”, è sorriso. Per attirarci a Lui. Ma, quando proprio non riesce, allora Egli incarna il Suo sorriso in persone come Carlo Acutis, di cui è proprio il sorriso a colpirci. Carlo è il sorriso del Cielo che ci dice: “Figlio mio, ma ti vuoi riciclare? Ti vuoi riscattare? E per ciascuno di noi c’è un tempo per allontanarci ma poi per tornare al Papà».

«Carlo ci dice: in un mondo infelice e senza pace, “guarda il Cielo che hai dentro e guarda chi ha questo sorriso dentro” – ha aggiunto Sorrentino – Ed io vi chiedo: perché non ci mettiamo insieme? Perché non facciamo squadra, come facevano i primi cristiani? Erano in pochi ma come fiammelle, in 3 secoli, hanno cambiato il grande impero romano, che era immenso».

IL PROGETTO DEL VESCOVO DI ASSISI

Monsignor Sorrentino ha quindi parlato di Spiritualità, e del “suo progetto” di motivare le famiglie - che già vanno a messa e frequentano i sacramenti - a prendersi cura del Vangelo e a incontrarsi nelle case con altre famiglie “a intersecarsi tra loro” per coltivare l’intimità familiare. «Perché oggi la famiglia è frantumata», ha affermato, spiegando come opera la figura del “grande frantumatore”. «Voi venite in Chiesa, ascoltate il Vangelo – ha detto Sorrentino – Poi tornate a casa ed è qui, in poltrona, che vi aspetta “il frantumatore”. Accendete la tv, leggete messaggi in internet e la Buona parola viene inquinata, dimenticata… i rapporti vengono frantumati. Vi arrivano solo brutte notizie: la guerra, gli incidenti, omicidi, femminicidi, risse… Dov’è più la Buona notizia che avevate ascoltato in Chiesa?».

«Carlo – ha continuato - aveva amore per tutto: sport, cultura, musica… suonava il sassofono ed era un piccolo genio in internet. Ma ha capito che doveva farsi sempre orientare dal Vangelo. E noi cristiani, che ascoltiamo tante parole, noi proprio non leggiamo nemmeno una pagina al giorno della Parola. Le famiglie cristiane dovrebbero riunirsi una o due volte la settimana per leggere e parlare del Vangelo. Questo è il mio programma: partire dal piccolo, come furono i primi cristiani. Così la Cultura diventa Spiritualità e Santità».

«RAGAZZI, SIATE RAV E GAV»

Ai ragazzi che hanno rivolto al Vescovo di Assisi tante domande su Carlo Acutis e su come orientarsi ai valori della vita cristiana, monsignor Sorrentino ha risposto di affrontare la vita di tutti i giorni come RAV o GAV. «Rav sono i Ragazzi Amici del Vangelo e i Gav sono i Giovani Annunciatori del Vangelo: Rav e Gav erano entrambi in Carlo Acutis» ha spiegato il Vescovo. E a chi ha chiesto come mantenere il “sorriso del Cielo” anche davanti alle violenze del mondo, Monsignor Mimmo Sorrentino ha spiegato: «Piangere ed essere tristi davanti al male è un dovere: anche Gesù pianse su Gerusalemme che non voleva ascoltarlo… Quando sentiamo la notizia di una mamma che uccide e abbandona il suo bambino appena nato, tutti restiamo scandalizzati. È giusto piangere per questo terribile fatto. Ma se quella mamma sopprime il suo bambino qualche mese prima della sua nascita, protetta da strutture sanitarie e dalla legge, allora restiamo indifferenti. Non è lo stesso bambino? A questo dobbiamo ribellarci, così come all’economia che uccide. E cioè a quella finanza che è in poche mani, mentre intere nazioni del mondo muoiono di fame».

AL TERMINE DELLA SERATA SONO STATI PREMIATI      

Sara Ingenito, Istituto d’Istruzione Superiore “Marco Pollione Vitruvio”

Karola Esposito, Istituto d’Istruzione Superiore “Marco Pollione Vitruvio”

Noemi Esposito, Istituto d’Istruzione Superiore “Marco Pollione Vitruvio”

Francesco Pede, Istituto d’Istruzione Superiore “Marco Pollione Vitruvio”

Erminia Previtera, Istituto Tecnico Statale Luigi Sturzo

Venere Somma, Istituto Tecnico Statale Luigi Sturzo

Mariacira Mennella, Liceo Scientifico Francesco Severi

Sara Stile, Università degli Studi di Napoli Federico II

Annabella Vitiello, Istituto d’Istruzione Superiore “Marco Pollione Vitruvio”

Emilia Rosaria Manzo, Università degli Studi di Napoli Federico II

Giorgia Cavaliere, Liceo Scientifico Francesco Severi

Eliana Zurlo, Liceo Scientifico Francesco Severi

Ferdinando D'Antuono, Istituto d’Istruzione Santa Croce - Gragnano

 

LA PREGHIERA COMPOSTA DAL VESCOVO SORRENTINO PER CARLO ACUTIS

 

 

 

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