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iniziativa a Milano
09 Luglio 2025 - 18:01
MILANO. Cure per il cancro: l’Innovazione terapeutica schiude nuove frontiere di cura e di guarigione. I farmaci agnostici nel contesto dell’oncologia non sono più specifici per un particolare tipo di tumore, ma piuttosto mirano a specifiche alterazioni molecolari all'interno delle cellule tumorali, indipendentemente dall'organo in cui si sviluppa il tumore. Questo approccio, noto anche come medicina di precisione, segna una svolta rispetto alle terapie tradizionali che si concentrano sull'organo colpito. Il cancro diventa dunque sempre più una malattia molecolare che spinge a rivedere la classificazione dei tumori non più in base a caratteristiche genetiche ma in base alle mutazioni espresse.
Una rivoluzione culturale e diagnostica che insieme ad altri temi, sessioni approfondimenti scientifici sono al centro della Midsummer School 2025 a Milano, a Palazzo Lombardia, organizzata da Motore Sanità in collaborazione con Regione Lombardia e l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO). Tre giorni – fino a domani – per ripensare l’oncologia del futuro, mettendo al centro intelligenza artificiale, genetica, robotica e nuovi modelli organizzativi, ma anche una rinnovata attenzione alla centralità della persona e ai valori fondanti del Servizio Sanitario Nazionale. Perché mentre la lotta al cancro si fa sempre più avanzata, la sfida diventa quella di far sì che l’innovazione sia accessibile, equa e sostenibile, senza mai perdere di vista la dimensione umana della cura. È questo il messaggio emerso con forza nella giornata di apertura, che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, clinici e ricercatori di primo piano.
Alla giornata inaugurale sono intervenuti Marco Alparone, vice presidente e Assessore al Bilancio e Finanza, Regione Lombardia, Roberto Orecchia, Direttore scientifico IE, Mariella Enoc, procuratrice speciale ospedale Valduce
e Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità. Una tre giorni che prosegue domani e dopodomani nell’Aula Magna di via Ripamonti sede dell’Ieo (Istituto Europeo di Oncologia) per mettere a fuoco il futuro dell'oncologia, promettente e in continua evoluzione. “Ci sono molte aree di ricerca in corso per migliorare la diagnosi, il trattamento e la cura dei tumori. Molte conquiste sono diventate realtà: per citarne solo alcune, lo studio dei checkpoints immunologici, la genomica, l’IA hanno rivoluzionato dal punto di vista diagnostico e terapeutico la gran parte delle patologie oncologiche – ha sottolineato Zanon - rispetto alle difficoltà di ricerca del passato nell’individuare le prime mutazioni specifiche scoperte, con anni necessari per la successiva messa a punto di nuove terapie che spesso col tempo diventavano resistenti, oggi siamo arrivati a livelli di conoscenza molto avanzati che utilizzano metodologie diagnostiche estremamente evolute”.
ALK, BRAF, NTRK 1, 2, 3, ROS1, BRAS, EGFR, HER2, BRCA1, BRCA2, PD1, PDL1 sono solo alxcune delle sigle che identificano le mutazioni che spingono le cellule colpite a perdere il controllo della replicazione comuni a diverse linee di tumore in studio. “Ciò consente diindentificare – ha aggiunto Orecchia – i trigger points delle cellule tumorali a cui legare terapie specifiche in modo da renderle estremamente selettive che oggi stanno rappresentando un ulteriore straordinario passo avanti in grado di combattere in maniera sempre più efficiente molti degli attuali “big Killer”.
“Oggi abbiamo la possibilità di collegare a una determinata mutazione la terapia più efficace – ha sottolineato Orecchia – con l’innovazione che irrompe nella diagnostica, nella terapia, nello sviluppo di vari tipi di farmaci farmaci, gli anticorpi monoclonali, i bispecifici, l’immunogerapia che oggi rendono il cancro una malattia cronica. Ciò richiede – ha aggiunto - una organizzazione diversa tra ospedale, territorio, ricerca clinica e chirurgia che definisce una nuova cultura oncologica in senso ampio. Così occorre anche un adeguamento della formazione universitaria in questo campo”. Gli Irccs come L’Ieo entro fine anno potranno giovarsi dei decreti attuativi della riforma approvata due anni orsono che ha introdotto un concetto nuovo ponendo ricerca e clinica sotto lo stesso punto di vista portando l’innovazione non solo dal laboratorio al paziente ma anche dal paziente alla ricerca di nuovi approcci.
Tutti concordi poi sul cambio di paradigma che fa della prevenzione primaria (quando la malattia non si è ancora sviluppata) e di quella secondaria, basata sugli screening, che anticipando la diagnosi ottimizzano le possibilità di guarigione) le armi principali per coniugare salute e sostenibilità sebbene su questo fronte l’Italia non brilli.
Altro concetto chiave espresso nella presentazione delle tre giorni la necessità di integrare la sanità pubblica e quella privata anche nella ricerca per sciogliere i nodi organizzativi e gestionali di un capitolo che assorbe ingenti risorse per la ricerca e l’assistenza.
Infine la formazione non solo universitaria ma anche quella intesa come educazione ai corretti stili di vita da applicare sin dalle scuole elementari e medie per consolidare una cultura della conservazione della salute da conservare fino all’età della vecchiaia in un ottica in cui la spesa sanitaria non sia un costo ma un investimento nella salute dei cittadini.
Anche per Enoc la ricerca resta al primo posto, e si nutre di innovazione e trasformazione, in continua evoluzione dove equità, universalismo, cura e presa in carico della persona in maniera personalizzata e umanizzata sono i fari da seguire. Cruciale per Enoc premiare in maniera adeguata il merito e la competenze per tirare il freno alla fuga dei cervelli. “Le risorse ci sono, anche quelle private vanno valorizzate e integrate in partnership da potenziare, creare e sviluppare”.
Infine l’assessore regionale al Bilancio Valparone che ha puntato il dito sull’equilibrio tra innovazione e sostenibilità per l’accesso equo delle cure definendo percorsi in cui i costi siano misurati e misurabili per finanziare questo tipo di innovative terapie drenando risorse dalle politiche di prevenzione considerando che alcune terapie oggi costano milioni di euro. “Servono indicatori di esito e di processo – ha concluso - misurare i bisogni di cure dei cittadini e dare un valore economico alla loro salute”.
Da domani all’Istituto Europeo di Oncologia (IEO): atteso anche il Presidente Fontana
Il 10 e l’11 luglio i lavori della Midsummer School proseguiranno all’Istituto Europeo di Oncologia, presso l’Aula Magna La Pietra, via Ripamonti 435, attraverso diversi focus che, domani, saranno dedicati alle eccellenze che lo IEO è in grado di mettere in campo, per poi passare (venerdì) ad un confronto sullo stato dell’arte della ricerca e dell’assistenza in una tavola rotonda con i principali IRCCS italiani. Nel pomeriggio di domani, è atteso l’intervento del Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
La Midsummer School 2025 è organizzata da Motore Sanità in collaborazione con Regione Lombardia e con l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), il patrocinio di Alleanza Contro il Cancro, Associazione di iniziativa parlamentare e legislativa per la salute e la prevenzione, FAIS, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Sistema Socio Sanitario Regione Lombardia, Io Raro, e il contributo incondizionato di Bracco, CDI, Convatec, Johnson & Johnson MedTech, Siemens Healthineers, Bristol Myers Squibb, Daiichi-Sankyo, Pfizer.
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