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la sentenza
14 Luglio 2025 - 17:30
''Mi hanno rubato la vita''. Così lo scrittore Roberto Saviano dopo la sentenza d'Appello a Roma che ha confermato le condanne per le minacce rivolte in aula nel 2008 durante il processo di secondo grado 'Spartacus' a Napoli. Con la sentenza emessa dai giudici della Prima sezione della Corte di Appello è stata ribadita la decisione di primo grado del 24 maggio 2021 che ha riconosciuto le minacce aggravate dal metodo mafioso condannando il boss del clan dei Casalesi Bidognetti a un anno e sei mesi e l'avvocato Michele Santonastaso a un anno e due mesi.
Alla lettura della sentenza Saviano ha abbracciato in lacrime il suo legale l'avvocato Antonio Nobile mentre dal pubblico presente in aula è partito un applauso. ''Sedici anni di processo non sono una vittoria per nessuno ma ho la dimostrazione che la camorra in un'aula di tribunale, pubblicamente ha dato la sua interpretazione: che è l'informazione a mettergli paura. Ora abbiamo la prova ufficiale in questo secondo grado che dei boss con i loro avvocati firmarono un appello dove - sottolinea Saviano - misero nel mirino chi raccontava il potere criminale. E non attaccarono la politica ma il giornalismo insinuando che avrebbero ritenuto i giornalisti, e fu fatto il mio nome e quello di Rosaria Capacchione, i responsabili delle loro condanne. Non era mai successo in un'aula del tribunale, in nessuna parte del mondo''.
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