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La celebrazione
07 Settembre 2025 - 11:18
Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati
Da oggi la Chiesa ha due nuovi santi: Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati. Li ha proclamati Papa Leone XIV con il rito di canonizzazione presieduto sul sagrato della Basilica di San Pietro. Si tratta della sua prima canonizzazione da quando è stato eletto al soglio di Pietro. Alla proclamazione è esploso l’applauso spontaneo delle migliaia di fedeli in piazza. Quindi la processione all’altare per la venerazione delle reliquie.
"Ad onore della Santissima Trinità - ha detto il Papa nel rito di canonizzazione - per l’esaltazione della fede cattolica e l’incremento della fede cristiana, con l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e nostra, dopo aver lungamente riflettuto, invocato più volte l’aiuto divino e ascoltato il parere di molti nostri fratelli nell’episcopato, dichiaro santi Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis e li iscrivo nell’Albo dei santi, stabilendo che in tutta la Chiesa essi siano devotamente onorati tra i santi”.
Precedentemente il card. Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero per le cause dei santi - accanto a lui i due postulatori - ha sintetizzato la vita dei due giovani morti per una malattia fulminante e improvvisa.
Carlo Acutis (1991-2006) e Pier Giorgio Frassati (1901-1925) rappresentano due modelli di fede e santità per il terzo millennio: Carlo Acutis, il ‘patrono’ di Internet, attraverso il linguaggio del digitale, Pier Giorgio Frassati con un impegno profondo nella carità sociale e nella spiritualità. Dalle prime ore del mattino, migliaia i fedeli in coda per entrare a Piazza San Pietro.
Una lettura della messa presieduta dal Papa per la canonizzazione è stata affidata al fratello del ‘patrono’ di Internet, Michele Acutis.
“Nella prima Lettura abbiamo sentito una domanda: 'Signore, chi avrebbe conosciuto il tuo volere, se tu non gli avessi dato la sapienza e dall’alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito?'. L’abbiamo sentita dopo che due giovani Beati, Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis, sono stati proclamati Santi, e ciò è provvidenziale", ha poi sottolineato il Papa nella messa.
"Il rischio più grande della vita è quello di sprecarla al di fuori del progetto di Dio". E' il monito del Papa. “Anche Gesù, - dice Leone - nel Vangelo, ci parla di un progetto a cui aderire fino in fondo. Dice: ‘Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo’ ; e ancora: 'Chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo’. Ci chiama, cioè, a buttarci senza esitazioni nell’avventura che Lui ci propone, con l’intelligenza e la forza che vengono dal suo Spirito e che possiamo accogliere nella misura in cui ci spogliamo di noi stessi, delle cose e delle idee a cui siamo attaccati, per metterci in ascolto della sua parola”.
“Tanti giovani, nel corso dei secoli, - osserva Prevost - hanno dovuto affrontare questo bivio nella vita. Pensiamo a San Francesco d’Assisi: come Salomone, anche lui era giovane e ricco, assetato di gloria e di fama. Per questo era partito per la guerra, sperando di essere investito 'cavaliere' e di coprirsi di onori. Ma Gesù gli era apparso lungo il cammino e lo aveva fatto riflettere su ciò che stava facendo. Rientrato in sé, aveva rivolto a Dio una semplice domanda: ‘Signore, che vuoi che io faccia?’ E da lì, tornando sui suoi passi, aveva cominciato a scrivere una storia diversa: la meravigliosa storia di santità che tutti conosciamo, spogliandosi di tutto per seguire il Signore, vivendo in povertà e preferendo all’oro, all’argento e alle stoffe preziose di suo padre l’amore per i fratelli, specialmente i più deboli e i più piccoli”.
Gli esempi sono tanti, dice il Pontefice: “E quanti altri santi e sante potremmo ricordare! A volte noi li raffiguriamo come grandi personaggi, dimenticando che per loro tutto è cominciato quando, ancora giovani, hanno risposto “sì” a Dio e si sono donati a Lui pienamente, senza tenere nulla per sé”. Quindi, la citazione del suo santo di riferimento: “Sant’Agostino racconta, in proposito, che, nel «nodo tortuoso e aggrovigliato» della sua vita, una voce, nel profondo, gli diceva: «Voglio te». E così Dio gli ha dato una nuova direzione, una nuova strada, una nuova logica, in cui nulla della sua esistenza è andato perduto”.
La canonizzazione a San Pietro
Il Papa, dalle 10 sul sagrato della Basilica di San Pietro, ha presieduto la celebrazione eucaristica e il rito della canonizzazione dei Beati. Presenti le delegazioni ufficiali dall’Italia, dalla Gran Bretagna, dalla Polonia e dall’Ordine di Malta. Con il Papa concelebrano 36 cardinali, 270 vescovi e più di 1700 sacerdoti. Presenti i famigliari di Acutis, il ‘patrono’ di Internet, e i discendenti di Frassati. Presenti anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella e il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. All’altare un frammento di cuore come reliquia di Acutis, per Frassati un pezzo di indumento.
Sulla facciata della Basilica vaticana campeggiano due ritratti. A sinistra, in giacca e cravatta, c’è Frassati, giovane alpinista e terziario domenicano torinese morto nel 1925 all’età di 24 anni per una meningite virale. A destra, con una maglietta rossa, quello di Acutis, studente milanese morto nel 2006 a 15 anni per una leucemia fulminante.
Papa Leone: "Oggi festa bellissima per tutto il mondo"
"Buongiorno a tutti, buona domenica, benvenuti”. Il Papa si è affacciato sul sagrato della Basilica a sorpresa prima della celebrazione. “Fratelli e sorelle, - ha detto a braccio - oggi è una festa bellissima per tutto il mondo. Prima di iniziare la solenne celebrazione volevo fare un saluto a tutti voi perché è anche un giorno di molta gioia. Saluto tanti giovani e ragazzi venuti per la messa, veramente una benedizione del Signore".
"Siete venuti da diversi Paesi - ha proseguito il Papa - un dono di fede che vogliamo condividere. Spero poi di venire a salutarvi in piazza. Saluto i famigliari dei due beati quasi santi. I vescovi e i sacerdoti. Azione Cattolica. Ci prepariamo per la celebrazione col cuore aperto e sentiamo tutti nel cuore che Pier Giorgio e Carlo hanno vissuto amore per Gesù a Cristo soprattutto nei poveri. Grazie per essere qui”.
In 70mila a San Pietro
Quasi 70mila fedeli sono giunti in piazza San Pietro per assistere alla canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati. L'afflusso - secondo quanto si apprende dalla Sala per la gestione della sicurezza dei grandi eventi della questura di Roma - è ancora in corso e si sta svolgendo in modo regolare e costante. Alla piazza si accede attraverso i 30 varchi per il controllo con rapiscan e metal detector posti all''altezza del colonnato del Bernini. In campo da ieri sera un dispositivo di sicurezza imponente con oltre 600 tra donne e uomini delle forze di polizia.
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