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Il corteo
04 Ottobre 2025 - 15:13
Un lunghissimo corteo pacifico ha sfilato oggi, sabato 4 ottobre, a Roma per dire 'stop al genocidio' a Gaza. "Un milione di persone", secondo gli organizzatori della manifestazione nazionale promossa dalle comunità palestinesi a cui hanno aderito la rete che ha sostenuto nei giorni scorsi la Global Sumud Flotilla tra associazioni, collettivi studenteschi (come Cambiare Rotta e Osa), sindacati, Anpi, società civile, che si è snodata tra piazza di Porta San Paolo e piazza San Giovanni.
Imponente il dispositivo di sicurezza messo in campo sia dalle forze dell'ordine sia dagli stessi organizzatori del corteo che avevano predisposto un servizio d'ordine per ogni troncone del corteo "per garantire una presenza autonoma, responsabile e solidale da parte di tutte e tutti". Una macchina e due pullman con maschere antigas, indumenti usa e getta utilizzati in genere per aggirare il rischio di identificazione e spranghe metalliche e in legno, sono stati intercettati nel corso dei controlli lungo le vie di afflusso alla Capitale in vista della manifestazione pro Palestina. Tutto il materiale è stato sequestrato e i passeggeri dei veicoli, circa 60 persone, sono stati accompagnati negli uffici di polizia e poi rispediti a casa con il foglio di via obbligatorio dalla provincia di Roma e divieto di ritorno.
Fermati e identificati anche cinque minorenni provenienti da Pisa sono controllati nella zona del parco di Colle Oppio a Roma e trovati con caschi, fumogeni, bottiglie in vetro e bombolette spray che sono stati sequestrati.
Ciononostante quando il serpentone aveva già raggiunto piazza San Giovanni, un gruppo di manifestanti vestiti di nero, all'altezza del Colosseo, si sono abbassati i cappucci e si sono messi occhiali e mascherine per poi continuare a camminare nel corteo. Ed ecco che poco dopo è stata danneggiata una vetrina del supermercato Carrefour in via Labicana. Secondo alcuni testimoni, gli autori del gesto sono "persone vestite di nero con il volto coperto". Sulla vetrina il simbolo degli anarchici con la vernice nera e le scritte 'Boicotta' e 'Free Gaza'. Il gruppo di incappucciati arrivato a piazza San Giovanni è stato fischiato dai manifestanti e cacciato: "Andate via", gli hanno urlato dalla piazza.
Mentre un gruppo di circa cento manifestanti si è staccato dal corteo e ha deviato in direzione di Santa Maria maggiore ma sono stati bloccati e saranno identificati dalla polizia. Bloccato anche un secondo gruppo di manifestantiche si è staccato dal primo giunto a piazza Santa Maria maggiore. Anche loro saranno tutti identificati.
Tra i mille striscioni anche una bandiera di Hamas
"Vogliamo che il corteo sia inondato di bandiere palestinesi che caratterizzino l'intera piazza, perché è ciò che ci accomuna tutte e tutti", si erano raccomandati gli organizzatori. E in effetti sono stati migliaia i vessilli bianchi rossi neri e verdi della Palestina che hanno invaso Roma. Ma tra questi sono spuntate, all'altezza del Colosseo, anche una bandiera di Hamas e una di Hezbollah. Mentre alcuni manifestanti hanno scandito cori contro l'Idf e inneggiato all'Intifada.
Meloni attacca su statua di Wojtyla imbrattata
Diversi i parlamentari di opposizione che hanno deciso di scendere in piazza. Mentre la premier Giorgia Meloni è intervenuta commentando lo sfregio alla statua di Papa Wojtyla in piazza dei Cinquecento dove nei giorni scorsi c'era un presidio a sostegno della causa palestinese.
"A Roma hanno imbrattato la statua dedicata a San Giovanni Paolo IIscrivendo 'fascista di merda' e disegnando una falce e martello. Dicono di scendere in piazza per la pace, ma poi oltraggiano la memoria di un uomo che della pace è stato un vero difensore e costruttore. Un atto indegno commesso da persone obnubilate dall'ideologia, che dimostrano totale ignoranza per la storia e i suoi protagonisti", ha affermato Meloni.
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