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Campane a festa
13 Novembre 2025 - 10:55
Fedeli devoti da questa mattina davanti al quadro della Madonna a Pompei
POMPEI. Il Cardinale Pietro Parolin è giunto questa mattina a Pompei, per fare “le veci del Romano Pontefice nella Valle di Pompei” in occasione della celebrazione Eucaristica”, come Papa Leone XIV aveva annunciato nella sua lettera a monsignor Tommaso Caputo, Arcivescovo Prelato e delegato Pontificio del Santuario della Beata Maria Vergine del Santo Rosario di Pompei.


Da questa mattina alle ore 6,30, decine di migliaia di fedeli sono in fila per onorare la sacra effigie che è stata eccezionalmente calata dall’altare tra grandi emozioni, canti e preghiere della folla esultante.
Si festeggia, infatti il 150° anniversario dell’arrivo - il 13 novembre 1875 - del Quadro della Madonna del Rosario in quella che era all’epoca considerata una “Valle sconsolata” ai piedi del Vesuvio. Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario dello Stato del Vaticano, sarà accolto dall'Arcivescovo Caputo e presiederà la cerimonia religiosa sul sagrato del Santuario che ha recentemente festeggiato la canonizzazione del fondatore della nuova Pompei, Bartolo Longo lo scorso 19 ottobre 2025, per le grandi opere di carità attive da quasi 150 anni.


Opere e Santuario sono luoghi di periodiche visite da parte di tutti i Pontefici e ora si attende l'incontro dei fedeli del santo rosario con Papa Leone XIV, eletto nel giorno della Supplica per la Pace, composta proprio da san Bartolo Longo. Anche oggi la preghiera per la pace tra i popoli sarà recitata al termine della Messa solenne in corso.

Il Saluto dell’Arcivescovo Tommaso Caputo
al Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato e Legato Pontificio
Eminenza Reverendissima,
nella Sua infinita Provvidenza, il Signore continua a ricolmarci di doni in questo Anno giubilare che, a Pompei, è stato coronato dalla canonizzazione dell’amato Fondatore, San Bartolo Longo, il 19 ottobre.
Oggi, in questo giorno solenne, per volere di Papa Leone XIV si aggiunge un gaudio specialissimo. Il Santo Padre ha nominato e costituito Lei, Suo più stretto collaboratore, Legato Pontificio per guidare nella centralità dell’Eucaristia il nostro grazie a Dio e all’Augusta Regina delle Vittorie nel 150° anniversario dell’evento fondativo di questo Santuario e della storia della nuova Pompei: l’arrivo il 13 novembre 1875, del Quadro della Madonna del Rosario in questa Valle allora “sconsolata”.
Il dipinto, donato a Bartolo Longo e alla consorte Marianna Farnararo De Fusco, fu “avventurosamente” trasportato da Napoli proprio qui dove siamo radunati in preghiera, sopra un carro di letame. Un inizio umile, in linea con lo stile di Dio che sa trarre grandi cose dalle realtà più insignificanti. In pochi anni, Valle di Pompei diventò un avamposto di fede e di carità, luogo dello Spirito e l’Icona della Vergine divenne nota e venerata nel mondo intero.
Oggi, Pompei, “roccaforte di pace”, accoglie con gioia Vostra Eminenza, mentre la memoria risale all’8 maggio 2014 quando Lei celebrò l’Eucarestia, guidò la recita della Supplica, visitò le nostre opere di carità e inaugurò la Mensa per i Poveri “Papa Francesco”.
Con me esultano i Confratelli Vescovi, i sacerdoti, i diaconi, le religiose i religiosi, gli ospiti delle nostre Opere di carità, i pompeiani, la moltitudine di pellegrini giunti anche dall’estero, insieme alle distinte autorità civili e militari qui convenute col primo cittadino e col Presidente della Regione Campania e il Prefetto di Napoli. E si uniscono spiritualmente quanti ci seguono attraverso la televisione e internet.
Il Sommo Pontefice, con la stupenda Lettera ora ascoltata, ci incoraggia a proseguire nel mandato affidatoci fin dai tempi di Leone XIII: promuovere nella Chiesa la preghiera del Rosario, sviluppandone “l’anima cristologica e contemplativa, secondo l’impulso offerto dal recente santo Bartolo Longo”.
Eminenza, assicuri il Santo Padre che le Sue parole saranno la nostra guida: questo Tempio della fede e il Tempio della carità che lo circonda intendono essere ben radicati nella mirabile preghiera mariana, alla scuola di San Giovanni Paolo II nella Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae firmata proprio davanti alla Venerata Immagine della Regina del Rosario di Pompei il 16 ottobre 2002.
Pensando al titolo del Suo mandato – Legato Pontificio, un po’ come colui che apre la strada – mi permetta, Eminenza, di confidarLe che nel nostro cuore dimora un grande desiderio che, per intercessione della Vergine Maria, sale a Dio. È il desiderio di accogliere presto Papa Leone XIV. Nel solco dei suoi venerati predecessori, San Giovanni Paolo II, Papa Benedetto XVI e Papa Francesco, il Santo Padre venga presto a confermarci nella fede e a offrire ragioni di pace e di gioia a quanti, dai vari continenti, guardano al Santuario e si nutrono della spiritualità del Rosario, catena dolce che ci annoda a Dio e ci fa fratelli nella contemplazione del volto di Cristo con gli occhi di Maria. Benvenuto, Eminenza!
+ Tommaso Caputo
Arcivescovo Prelato e Delegato Pontificio

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