Speciale elezioni
La polemica
22 Novembre 2025 - 07:51
ROMA. La prima, cruciale, prova d'esame per l'accesso ai corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, nell'ambito del nuovo sistema del cosiddetto "semestre filtro" o "aperto" non è certamente andata come si sperava. La riforma, voluta dal Ministero dell'Università, prevede che tutti gli studenti possano accedere a un semestre propedeutico con lezioni obbligatorie di Chimica, Fisica e Biologia per un totale di 18 crediti, al termine del quale si è svolta una prova nazionale.
A questo primo appello si sono iscritti circa 55mila aspiranti medici, l'87% di coloro che hanno frequentato le lezioni, in cerca di uno dei circa 24mila posti totali disponibili per proseguire gli studi, rendendo il rapporto tra candidati e posti di circa uno su 2,7. La prova non è andata proprio come ci si aspettava e la serenità di un test di fondamentale importanza per il futuro di migliaia di matricole è svanita quando sono apparsi sui social i test e con relativa risposta.
Nonostante l'importanza della procedura e i divieti previsti, la giornata è stata segnata da gravi polemiche: a fine esame, sono circolate sui social e sulle app di messaggistica alcune foto dei quesiti e delle loro soluzioni. A stretto giro, il Ministero dell'Università e della Ricerca (Mur) ha annunciato l'intenzione di trasmettere tutte le immagini agli atenei, per mezzo della Crui (Conferenza dei Rettori), affinché possano essere individuati i responsabili e ripristinato il pieno rispetto delle procedure, incluso l'annullamento della prova.
La Ministra Anna Maria Bernini è però intervenuta, ieri, per rassicurare gli studenti onesti, affermando che «la macchina ha retto» e che l'esame «resta valido». La Ministra ha tuttavia ribadito che risalirà ai «furbetti» che hanno diffuso i contenuti online e che i loro compiti saranno annullati.
È stato infatti chiarito che l'annullamento riguarderà esclusivamente il candidato individuato come responsabile della diffusione delle immagini, operazione facilitata dalla presenza dei codici identificativi personali visibili nelle foto. L'episodio ha rinfocolato la protesta dell'Unione degli Universitari (Udu), che ha parlato di un «susseguirsi di errori e disorganizzazione» e ha denunciato decine di altre segnalazioni di irregolarità.
L'Udu ha annunciato un ricorso collettivo per chiedere l'ingresso in sovrannumero e nella prima sede per tutti i candidati, ribadendo la posizione che il numero chiuso debba essere abolito. In attesa degli sviluppi delle indagini e delle decisioni sui presunti brogli, i candidati idonei al primo appello vedranno l'esito dei loro esami pubblicato sulla piattaforma Universitaly entro il 3 dicembre.
Avranno poi 48 ore di tempo per accettare o rifiutare il risultato. Il 10 dicembre si terrà invece il secondo appello, i cui risultati saranno disponibili il 23 dicembre. La graduatoria nazionale definitiva verrà pubblicata su Universitaly il 12 gennaio 2026. Coloro che non supereranno i due appelli potranno optare per uno dei "corsi affini" (come Biotecnologie, Farmacia o Professioni Sanitarie) precedentemente opzionati.
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