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17 Luglio 2015 - 11:45
Sequestrati beni per 1,5 milioni di euro. In manette imprenditori e commercialisti
ROMA. Quattro persone sono state arrestate e beni per oltre 1,5 milioni di euro sono stati sequestrati dalla guardia di finanza che ha scoperto una truffa milionaria ai danni dell'Unione europea. I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e sequestri nei confronti di imprenditori e commercialisti e di tre società.
L’indagine del Nucleo polizia tributaria di Roma è partita da una segnalazione inviata alla procura dalla Dg Connect della Commissione Europea, a seguito di una indagine interna dell’Olaf, l’Ufficio europeo per la Lotta Antifrode.
Dalle indagini è emersa una complessa frode all’Unione Europea, perpetrata da tre società, di cui una di diritto rumeno, finalizzata a drenare risorse finanziarie pari ad oltre 1,5 milioni di euro, stanziate nell’ambito di nove progetti comunitari.
Tali progetti consistevano nella consulenza aziendale e gestionale, rivolta a soggetti che operano in Europa nei settori dell’inclusione sociale e della sanità, per favorirne la partecipazione alle attività nazionali ed internazionali.
Secondo i finanzieri è stata usata «documentazione fiscale falsa predisposta dai titolari di uno studio commercialistico di Roma e l’impiego di 'prestanomi', che risultavano fittiziamente 'consulenti' ed 'esperti' nelle attività finanziate con le risorse comunitarie, tutti destinatari di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari».
Sono stati sottoposti a sequestro preventivo conti correnti bancari, beni mobili e immobili per oltre 1,5 milioni di euro.
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