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08 Aprile 2019 - 12:41
"Innanzitutto io voglio chiedere scusa alla famiglia Cucchi e agli agenti della polizia penitenziaria imputati al primo processo. Per me questi anni sono stati un muro insormontabile". Così al processo Cucchi-bis in Corte di Assise, a Roma, è iniziata la deposizione del carabiniere Francesco Tedesco, il supertestimone che ha rivelato a nove anni di distanza che il geometra 31enne venne ‘pestato’ da due suoi colleghi, imputati come lui di omicidio preterintenzionale.
Durante la lettura del provvedimento emanato dopo la richiesta di acquisizione di alcuni atti, il presidente della Corte, Vincenzo Gaetano Capozza, ha detto che "non bisognerebbe mai dimenticare che qui si sta celebrando un processo a cinque appartenenti all’Arma dei carabinieri e non all’Arma dei carabinieri".
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