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16 Aprile 2019 - 18:59
"In questi giorni avverto tanta confusione: l'unica ragione che mi fa guardare in avanti sono i nostri ricordi che neanche la morte potrà cancellare" ha detto Stefania Gualano, la fidanzata del maresciallo maggiore dei carabinieri Vincenzo Carlo Di Gennaro, ucciso sabato a Cagnano Varano, al termine dei funerali che si sono tenuti nella cattedrale di San Severo, in provincia di Foggia. "Avevamo tanti progetti ma la vita è stata crudele - ha aggiunto - ti ha portato via troppo presto. Come dicevi tu 'noi siano due corpi e un'anima'". Durante l'omelia l'arcivescovo Santo Marciano si è rivolto al padre della vittima. "Caro papà Luigi, so che, assieme al dolore lacerante, tu senti ora questo orgoglio: l'aver dato la vita ad un figlio che è stato capace di dare la sua vita per un servizio allo Stato, alle Istituzioni, al Paese, alla gente, all'uomo". A San Severo era nato e risiedeva il militare ucciso sabato a Cagnano Varano. "Per un amore dell'uomo, della vita umana, al quale tu e la sua mamma lo avete saputo educare", ha aggiunto Marciano'. " Un amore che egli ha riversato su tutti, anzitutto voi sua famiglia, su te sorella Lucia, e che, in questi ultimi anni, è diventato sogno e progetto con te, Stefania. Oggi i sogni sembrano irrimediabilmente infranti e resta una realtà straziante, che è fatta di morte ma è fatta pure di amore, più forte della morte.La morte sembra aver vinto oggi, come quella sera in cui Giuda consegnava Gesù e come pochi giorni dopo sul Calvario: il Signore della Vita era Crocifisso, inchiodato, inerme, come inerme è stato Vincenzo sotto i colpi mortali che gli sono piovuti addosso, carichi della potenza di un odio inspiegabile".
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