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29 Aprile 2019 - 13:44
Prende il via, davanti alla Corte d'assise d'appello di Palermo, il processo di secondo grado sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia.
CIANCIMINO - La prima udienza d'appello è iniziata con la rinuncia dell'imputato Massimo Ciancimino: il suo legale, Roberto D'Agostino, ha annunciato alla Corte che Ciancimino sta molto male, anche se secondo il medico legale del Dap "è lucido". Nonostante ciò, la difesa chiede un accertamento medico. "Ciancimino - dice il legale - si trova ricoverato presso il centro clinico di Regina Coeli e negli ultimi giorni la patologia di Ciancimino è andata progredendo, tanto è vero che Ciancimino è caduto perdendo più volte orientamento e ha avuto problemi gravi legati all'eloquio e al suo stato di capacità di rendersi conto della situazione in cui si trova. Ha un emiparesi sul lato sinistra". Per questo la difesa chiede "ulteriori accertamenti". Il presidente Angelo Pellino si è riservato di pronunciarsi sull'istanza.
SCORTA CIVICA - C'è anche una rappresentanza della 'Scorta civica' in aula: una delegazione dell'associazione è presente a sostegno dell'accusa. Nel primo grado 'Scorta civica' ha seguito tutto il processo.
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