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17 Ottobre 2018 - 11:27
A tre giorni dall'incendio di via Chiasserini, un odore acre investe ancora la città
A tre giorni dall'incendio di via Chiasserini, un odore acre investe ancora la città di Milano. Nessun agente inquinante pericoloso nell'atmosfera, assicura l'Arpa Lombardia che ha monitorato l'aria, ma in alcune zone del capoluogo lombardo si percepisce un forte odore tale da rendere l'aria irrespirabile, portato dal debole vento che dalla notte di ieri ha soffiato da Nord, investendo il settore occidentale della città. E sebbene si tratterebbe di sole "molestie olfattive" - perché dalle misure effettuate la sera del 14 ottobre "non sono state rilevate criticità rispetto agli inquinanti più pericolosi nell’immediato, come monossido di carbonio, ammoniaca, acido solfidrico, aldeidi, chetoni" -, ieri ATS -Città Metropolitana di Milano ha comunque consigliato "per le aree interessate, di tenere chiusi gli infissi per evitare infiltrazioni di fumo all’interno dei luoghi in cui si soggiorna; di evitare attività fisica all’esterno; di evitare il consumo di vegetali o altri alimenti conservati all’esterno".
"Il capannone incendiato in via Chiasserini - ha spiegato ieri il sindaco Beppe Sala in un post su Facebook - era stato sottoposto, già giovedì scorso, a controlli da parte di Città Metropolitana e Polizia Locale portando alla luce uno stoccaggio irregolare di rifiuti, subito segnalato alla Procura. Con i nostri tecnici e con la Polizia Locale ci siamo messi a completa disposizione della Questura e forniremo qualunque supporto utile alle indagini. Vanno accertate le responsabilità sui rifiuti irregolarmente stoccati. In ogni caso non intendiamo sottovalutare un problema che è certamente nazionale, ma il business illecito che gira intorno ai rifiuti deve ricevere da Milano un messaggio chiaro di opposizione".
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