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Dj Fabo, Consulta: intervenga il Parlamento

Dj Fabo, Consulta: intervenga il Parlamento

Il pronunciamento della Corte Costituzionale dà un anno di tempo alle Camere per una apposita legge

ROMA. La Consulta rinvia la decisione sul caso Dj Fabo-Cappato. Nella Camera di consiglio di oggi sulla vicenda del 40enne cieco e tetraplegico che nel febbraio del 2017 ha fatto ricorso al suicidio assistito in Svizzera accompagnato dal tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni Marco Cappato, la Corte costituzionale ha rilevato che "l'attuale assetto normativo concernente il fine vita lascia prive di adeguata tutela determinate situazioni costituzionalmente meritevoli di protezione e da bilanciare con altri beni costituzionalmente rilevanti". Per consentire "in primo luogo al Parlamento di intervenire con un'appropriata disciplina", la Corte ha deciso di rinviare la trattazione della questione di costituzionalità dell'articolo 580 del codice penale all'udienza del 24 settembre 2019. "La Corte ha riconosciuto le nostre ragioni", dice Marco Cappato, sottolineando che "il pronunciamento della Corte Costituzionale dà un anno di tempo al Parlamento per fare ciò che chiedevamo da 5 anni. E' un risultato straordinario, arrivato grazie al coraggio di Fabiano Antoniani e alla fiducia che Carmen e Valeria mi hanno fatto per la mia azione di disobbedienza civile".

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