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29 Agosto 2015 - 12:17
È boom in tutta Italia, la metà sono irregolari. ma in val d'Aosta 9 su 10 sono in regola
ROMA. La trattativa è spesso rapida. E basta una mail, prima ancora che la tradizionale stretta di mano, per chiudere l'accordo. Anche se si arrivano a spendere migliaia di euro per assicurarsi la casa giusta per la vacanza. Peccato che sempre più spesso l'affitto sia totalmente in nero. Secondo quanto rivela un'indagine dell'Adnkronos, con la collaborazione di diversi network immobiliari sul territorio, almeno la metà degli affitti estivi, al mare e in montagna così come nelle città storiche, sono irregolari. I dati peggiori sono quelli che arrivano dalla Campania, con tre case su quattro (il 65%) affittate senza alcun contratto; seguono la Sicilia (60%), la Liguria (58%), il Lazio (55%), con Roma che tocca punte vicine all'80%, e la Sardegna (50%). Fanno meglio rispetto alla media nazionale la Toscana, con il 45% di affitti irregolari, e, soprattutto, le due regioni 'regine' della montagna, Trentino Alto Adige (30%) e Val d'Aosta, con solo una casa su dieci che risulta affittata irregolarmente (15%).
I dati sono in linea con quanto emerso dai controlli effettuati dalla Guardia di Finanza questa estate: fino al 13 agosto sono stati eseguiti 500 interventi a contrasto degli affitti irregolari di seconde e terze case nelle principali località di villeggiatura e sono state riscontrate violazioni nella metà dei casi. Le Fiamme gialle, che quasi sempre fanno controlli mirati sfruttando la gigantesca vetrina degli annunci via internet, hanno quindi avviato i relativi accertamenti fiscali.
Un caso a parte è quello che riguarda Roma. Con il Giubileo alle porte, le segnalazioni raccolte dalle agenzie immobiliari descrivono livelli di evasione altissimi. Quattro case su cinque sono affittate senza un contratto regolare e il fenomeno è in costante crescita.
Come, del resto, confermano i dati diffusi recentemente dal Censis. Si stima che il sommerso del settore nel territorio del comune di Roma sia costituito da quasi 4.000 case per vacanza irregolari per circa 36.000 posti letto, con un tasso di strutture non a norma o che lavorano in nero intorno al 75%. Ovviamente rilevanti le conseguenze in termini di mancato gettito. Solo in termini di evasione della tassa di soggiorno, il fenomeno del nero si tradurrebbe nel prossimo anno in buco per le casse comunali di circa 40 milioni di euro.
Seriamente danneggiati dal fenomeno anche gli operatori, alberghi e anche bed & breakfast, che si muovono invece nella legalità. Confesercenti, infatti, stima che il giro d’affari di seconde case, appartamenti e bed & breakfast non conformi alle norme di legge si aggiri almeno intorno al 30-40% del fatturato complessivo.
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