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04 Dicembre 2018 - 14:02
Sono tutti membri dei servizi segreti civili egiziani e della polizia investigativa
ROMA. Con l’ipotesi di reato di concorso in sequestro di persona la Procura di Roma ha iscritto cinque persone nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sul sequestro e l'uccisione di Giulio Regeni, il giovane ricercatore friulano scomparso il 25 gennaio 2016 e trovato morto pochi giorni dopo in Egitto, sulla strada che collega il Cairo con Alessandria d'Egitto. Si tratta in particolare di ufficiali appartenenti ai servizi segreti civili egiziani (dipartimento Sicurezza nazionale) e della polizia investigativa che, secondo quanto ricostruito dalle indagini del Ros e dello Sco, avrebbero avuto un ruolo nella vicenda. "Sono tre anni che aspettiamo: voglio mantenere buoni rapporti con l’Egitto e faccio di tutto per avere buoni rapporti economici, culturali, commerciali e sociali con un Paese amico, ma da italiano e da padre aspetto nomi e cognomi dei colpevoli, perché tre anni mi sembrano sufficienti" ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, al termine della cerimonia nella basilica di San Giovanni in Laterano per la festa di Santa Barbara, patrona della Marina Militare e dei Vigili del Fuoco.
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