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10 Dicembre 2018 - 15:18
Non andavano volentieri alla scuola dell'infanzia dove erano iscritti, nel centro di Cerignola, in provincia di Foggia, e rientravano a casa piangendo
I loro bambini non andavano volentieri alla scuola dell'infanzia dove erano iscritti, nel centro di Cerignola, in provincia di Foggia, e rientravano a casa piangendo. Un malessere attribuito dai piccoli alla presenza del 'maestro' e al fatto che lo stesso dava loro schiaffi alla testa, colpi alle orecchie, pizzicotti e morsi. Sono stati questi i segnali che hanno spinto i genitori delle vittime di quei maltrattamenti a denunciare la triste situazione al Commissariato di Polizia. I maltrattamenti sarebbero andati avanti fin dall’inizio dell’anno scolastico.
Gli agenti hanno arrestato l'insegnante di circa 60 anni, di origine campane, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Foggia. Le denunce sono state presentate agli inizi di novembre. In alcuni casi i piccoli chiedevano alle mamme di farsi promettere che a scuola non avrebbero trovato il maestro. A quel punto i poliziotti hanno installato nell’aula un sistema di videosorveglianza che ha messo da subito in evidenza un costante, sistematico uso di atteggiamenti aggressivi, violenti e denigranti da parte dell’insegnante che avrebbe terrorizzato i bambini con soprusi, vessazioni e violenze.
A subire prevalentemente i maltrattamenti era un bambino di soli 4 anni, con disabilità grave, costretto a mangiare per poi vomitare nel piatto. Un dato sconcertante per gli inquirenti è stato quello di vedere i bambini sempre terrorizzati dal sopraggiungere dell’insegnante: appena lo vedevano arrivare, costantemente si auto proteggevano il capo, mettendo le loro manine tra le orecchie e la nuca per proteggersi da sicure aggressioni.
Le maniere burbere e forti del maestro si evidenziavano anche quando giocava con i bambini: in alcuni casi, sollevava i bambini per la testa oppure li schiaffeggiava con le loro stesse manine. La misura cautelare si è resa necessaria analizzando tutti gli episodi registrati e considerando la circostanza che la condotta del maestro non può essere inquadrata in nessun metodo educativo accettabile, trattandosi di violenza sistematica idonea a creare un clima di terrore tra i minori ed incidere negativamente sul loro sviluppo e sulla loro formazione. L'uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
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