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05 Febbraio 2019 - 13:39
Lo annuncia il giornalista in un tweet
«Anche se non ho ricevuto ancora una comunicazione formale è tutto vero. È stata sospesa la revoca della mia scorta. Dal 15 febbraio non sarei stato più protetto. La scorta resta. Gli organi preposti dovranno quindi rivalutare la mia situazione e decidere di conseguenza». Lo annuncia Sandro Ruotolo in un tweet. La decisione nei giorni scorsi aveva provocato numerose proteste, tra cui quelle della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e di diversi esponenti politici e una vera e propria mobilitazione sul web.
SOTTO SCORTA DAL 2015. Il giornalista vive sotto scorta dal 2015 a causa di minacce di morte provenienti dal clan camorristico dei Casalesi. Da una comunicazione telefonica del Viminale aveva saputo che dal 15 febbraio non sarebbe più stato protetto dalle forze dell’ordine. La revoca della protezione affidata ai Carabinieri era stata adottata dal Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che gestisce le scorte alle personalità a rischio, in applicazione di nuove regole, annunciate a novembre 2018, che prevedono l’aggiornamento periodico del profilo di rischio e la revoca della protezione a fronte del mutamento della situazione.
FNSI E SUGC. «La decisione di lasciare la scorta a Sandro Ruotolo non può che essere accolta con soddisfazione e con un ringraziamento a chi ha raccolto le preoccupazioni espresse da migliaia e migliaia di associazioni e di cittadini che, in questi anni, hanno avuto modo di conoscere e di apprezzare il coraggio professionale e l'impegno civile di Sandro Ruotolo, sempre dalla parte dello Stato, della Costituzione, della legalità, della libertà di informazione». Lo affermano, in una nota, la Federazione nazionale della Stampa italiana e il Sindacato unitario giornalisti della Campania. «Ora - proseguono Fnsi e Sugc - Ruotolo potrà proseguire sia nelle sue inchieste, pubblicate anche in questi giorni su Fanpage, sia nell'azione di tutela dei tanti cronisti minacciati in Campania e non solo. La Federazione nazionale della Stampa italiana, il Sindacato dei giornalisti della Campania e l'Unione dei cronisti di Napoli, di cui Sandro Ruotolo è presidente, si recheranno nei prossimi giorni a Caserta per essere scorta mediatica di chi continua a contrastare, ogni giorno, la camorra e la corruzione».
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