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Tentata estorsione a titolare campo calcetto e contrabbando sigarette, sette misure

Tentata estorsione a titolare campo calcetto e contrabbando sigarette, sette misure

CASERTA. La denuncia di un titolare di alcuni campi di calcetto di San Tammaro e le dichiarazioni di alcuni pentiti del clan dei Casalesi hanno fatto scattare questa notte sette misure cautelari nel Casertano per i reati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso in concorso ed associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri. Ad eseguire i provvedimenti sono stati i carabinieri di Santa Maria Capua Vetere che hanno notificato una misura anche nel carcere di Civitavecchia (Roma). Un uomo, di Capua, già noto alle forze dell'ordine per essere stato in passato coinvolto in vicende di camorra, sarebbe stato il mandante del nipote per il tentativo di estorsione ai danni del titolare del campo di calcetto obbligandolo a rifornirsi, per bevande ed altro per il suo bar, presso una società di vendita all'ingrosso di bibite da loro gestita. Nella stessa inchiesta della Direzione distrettuale antimafia, si è accertato un contrabbando di sigarette tra Napoli e Capua dopo l'arresto di uno dei soggetti avvenuto a marzo. Le sigarette, prive del marchio del monopolio di Stato, venivano poi vendute al dettaglio presso una vera e propria base logistica a Capua, luogo di residenza del gruppo. Le misure riguardano due arresti in carcere, due ai domiciliari (tra cui il fornitore di sigarette di contrabbando napoletano) e tre all'obbligo di dimora nel comune di residenza con contestuale obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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