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05 Giugno 2019 - 19:53
Secondo i magistrati, la tre donne avrebbero ottenuto compensi per qualche migliaia di euro per consulenze ritenute fittizie visto che le tre donne non avrebbero avuto le competenze necessarie.
AVELLINO. Il giudice per l’udienza preliminare di Avellino, Marcello Rotondi, ha rinviato a giudizio dieci persone nell'ambito dell'inchiesta sulle onlus Aia e Noi con Loro. Il prossimo 9 ottobre dinanzi al collegio presieduto dal giudice Roberto Melone, dovranno comparire Anna Maria Scarinzi, moglie dell’ex presidente del Consiglio, Ciriaco De Mita; le due figlie, Simona e Floriana, l’ex amministratore comunale di Avellino ed presidente Aias, Gerardo Bilotta; Luca Catallo; Antonio Nigrelli; Carmine, Massimo, Annamaria e Marco Preziuso. I reati contestati a vario titolo sono di peculato, riciclaggio, malversazione ai danni dello Stato e truffa aggravata. I magistrati irpini hanno sostenuto l’esistenza di un sistema per la distrazione dei fondi pubblici destinati all’attività sanitaria, grazie alla collaborazione di aziende che si occupavano di altri settori. Al centro dell'inchiesta è finito anche un finanziamento da 190mila per la digitalizzazione e la messa in rete di biblioteche di “Noi con Loro”. Soldi che a giudizio della Procura di Avellino sarebbero stati ottenuti attraverso artifici e raggiri con fatture inesistenti. Secondo i magistrati, la moglie e le due figlie De Mita avrebbero ottenuto compensi per qualche migliaia di euro per consulenze ritenute fittizie visto che le tre donne non avrebbero avute le competenze necessarie.
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