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06 Giugno 2019 - 13:05
Il governatore stringe la mano al sindaco Luigi de Magistris e parla anche del Teatro San Carlo: «Senza di noi avrebbe già chiuso»
NAPOLI. «Perché l'eccellenza del Pascale non viene riconosciuta a livello centrale? Per due ragioni, la prima è perché sono dei cafoni nel governo, cioé non hanno acquisito gli elementi di correttezza istituzionale che sono doverosi in una democrazia. Io non guardo le bandiere di partito, guardo i risultati che si producono in ogni situazione. Ma questa abitudine non ce l'hanno. La seconda ragione è che c'è un conflitto di interessi. Alcune realtà del Nord hanno interesse a tenere la sanità campana depressa, a non fare arrivare le risorse. Perché la nostra sanità fa paura e quei pazienti che vanno dal Sud al Nord finanziano la sanità del Nord. Quindi ci sono interessi al centinaia di milioni di euro che non vogliono perdere al Nord, ma che devono perdere». A dirlo è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine di un'iniziativa sulla sanità a Palazzo Santa Lucia. Poi, a margine della presentazione della stagione teatrale 2019-2020 del Teatro San Carlo, durante la quale ha stretto la mano al sindaco Luigi de Magistris, sottolinea che «siamo impegnati a garantire la programmazione del Teatro San Carlo perché sappiamo che senza la Regione chiuderebbe domani mattina. Stiamo facendo uno sforzo enorme per non far chiudere il San Carlo e abbiamo ricevuto anche un impegno da parte del presidente della Camera di commercio di Napoli perché ritorni tra gli enti che contribuiscono. Il nostro impegno finanziario resta di 12 milioni di euro a fronte dei 600mila euro del Comune di Napoli».
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