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19 Giugno 2019 - 13:40
NAPOLI. "A luglio è previsto un incontro con i Ministeri della Salute e dell'Economia e dovrà essere la scadenza ultimativa per la fine del commissariamento. Se non si chiude il commissariamento denunciamo per abuso d'ufficio il presidente del Consiglio, il ministro della Salute e dell'Economia". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, oggi in visita al Cto di Napoli. "Abbiamo fatto un miracolo inimmaginabile - ha aggiunto De Luca - e non ci devono rompere le scatole perché non ci sono motivi per confermare il commissariamento, se non ragioni di politica politicante. Il nostro auspicio è che a luglio si chiuda questo capitolo decennale del commissariamento della sanità campana, altrimenti la Regione si difenderà sul piano penale e amministrativo. La Regione considera il permanere di questa situazione un abuso d'ufficio e ricorreremo alla Corte Costituzionale oltre che ai tribunali amministrativi. Non accetteremo più neanche un minuto di commissariamento perché non c'è più alcun motivo oggettivo perché questo avvenga". "Le tante eccellenze della sanità campana sono oscurate da una campagna di disinformazione e di aggressione mediatica che non è un'aggressione politica o ideologica. Dietro ci sono milioni di euro di interessi, un blocco di interessi territoriali che pesa sull'organizzazione della sanità italiana". "E' del tutto evidente che c'è un blocco di interessi che riguarda gran parte della sanità nazionale che trova perfino conveniente l'equilibrio finanziario in atto nel nostro Paese. Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna - ha ricordato De Luca - hanno assunto dieci volte più della sanità campana e sfiderei ogni presidente di Regione a fare quello che abbiamo fatto noi con 13mila dipendenti in meno. Nella sfida dell'efficienza la Campania è al primo posto, non temiamo la concorrenza di nessuno ma non possiamo combattere a mani nude contro chi ha i missili termonucleari".
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