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Ospedali casertani sott'assedio: protestano gli addetti alle pulizie

Ospedali casertani sott'assedio: protestano gli addetti alle pulizie

I vari Sit in resteranno in forma permanente fino a quando il commissario Gaetano Danzi non avrà fatto marcia indietro, revocando l’aggiudicazione del nuovo appalto alla rete di imprese che ha annunciato il taglio del personale del 50%.

Caserta (Teresa Gentile). Ospedali di Aversa, Marcianise, Santa Maria Capua Vetere, Piedimonte Matese. Ma anche tutti i distretti sanitari afferenti l’Asl casertana. Alla protesta di oggi dei lavoratori degli addetti alle pulizie l’affluenza è stata massiccia. Un sit in che resterà in forma permanente fino a quando il commissario Gaetano Danzi non avrà fatto marcia indietro, revocando l’aggiudicazione del nuovo appalto alla rete di imprese che ha annunciato il taglio del personale del 50%. Questo il motivo che vede le 400 maestranze sul piede di guerra da diversi mesi, la cui voce continua a restare inascoltata nonostante i diversi tavoli prefettizi e nonostante le tensioni che si sono in particolare registrate nelle ultime settimane. Stamani i lavoratori si sono presentati davanti i nosocomi di appartenenza (dove sono confluiti anche quelli addetti ai Distretti sanitari) con striscioni e bandiere. Emblematico è stato il presidio presso l’ospedale di Aversa “Moscati”, dove il cappellano don Luciano Pellino ha celebrato nella cappella nel nosocomio una messa con tutte le maestranze e dedicato un pensiero alla giovane mamma Antonella Fatone, impegnata nel personale dell’ospedale di Piedimonte Matese, stroncata da un malore dopo il suo turno. Antonella, come il resto dei colleghi addetti alle pulizie, aveva ricevuto la lettera di licenziamento da parte dell’uscente ditta di servizi. Lavoratori che hanno incassato la solidarietà da parte del personale medico e paramedico che hanno sottoscritto un documento di solidarietà nei confronti di chi sta per perdere il posto di lavoro. Ed intanto, nella giornata di domani è prevista una nuova azione di protesta che percorrerà nuovamente le vie principali della città capoluogo per poi soffermarsi davanti il palazzo di Governo. La guerra continua. In ballo ci sono 400 famiglie. Ma la politica stranamente tace. Indifferente. Non ci impiegheremo molto a scoprire il perché. 

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