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Relazioni nonostante Aids, affiliato ucciso dal suo clan

Relazioni nonostante Aids, affiliato ucciso dal suo clan

CASERTA. Secondo le accusa della Dda di Napoli sarebbe stato uno degli autori dell'omicidio di Ferdinando Brodella avvenuto a Sessa Aurunca 26 anni fa, vittima di lupara bianca perché malato di Aids e perché avrebbe avuto rapporti promiscui con donne del clan, così trasmettendo o rischiando di trasmettere la malattia alle stesse. Oggi è stata notificata dai carabinieri in carcere ad Opera (Milano) l'ordinanza di custodia cautelare al boss dei Muzzoni, Mario Esposito, 60 anni di Sessa Aurunca detenuto per altri omicidi. Secondo la ricostruzione investigativa, sarebbe l'uomo che aver premuto il grilletto, su richiesta di Augusto La Torre, al tempo al 41 bis. La Torre chiese ad Esposito di uccidere Brodella, poiché quest'ultimo era ritenuto inaffidabile e pericoloso. Il provvedimento cautelare è stato notificato al termine della procedura di recepimento del mandato d'arresto europeo da parte della Spagna, paese nel quale Esposito era stato arrestato per essere poi estradato in Italia, che ha accordato una estensione della pregressa estradizione, onde permettere a Esposito di essere giudicato in Italia anche per questo omicidio.  Esposito è considerato il capo dell'omonimo clan dei “Muzzoni", storicamente operante nei territori di Sessa Aurunca, sul litorale domizio e nel basso Lazio.

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