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25 Ottobre 2019 - 16:35
CASERTA. Una richiesta di pizzo, mascherata da servizio di “guardiania" comprensiva di “arretrati" non corrisposti per gli anni passati in carcere da uno degli estorsori. È quanto scoperto dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, nel Casertano, che hanno arrestato due persone, due pregiudicati ed un incensurato, accusati di tentata estorsione in concorso aggravata dal favoreggiamento camorristico. Vittima, un imprenditore del settore bufalino con azienda a Cancello ed Arnone, minacciato dai tre che gli avevano prospettato un incendio ad un capannone in caso di rifiuto. Di qui la denuncia e una serie di attività investigative coordinate dalla Dda, avviate lo scorso settembre con pedinamenti e attività d'intercettazione che hanno messo in luce un tentativo di estorsione condotto da aprile ad ottobre scorsi ai danni del titolare dell'azienda bufalina. I presunti autori della tentata estorsione si sarebbero presentati al cospetto della vittima sottolineando l'appartenenza di uno di loro al clan dei Casalesi due volte condannato con sentenze irrevocabili per reati specifici. In carcere sono finiti Francesco Martino, 60 anni; Pasquale Verrone, 50 anni e D.F. incensurato di 53 anni.
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