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28 Ottobre 2019 - 15:42
NAPOLI. A causa di problemi di estradizione di alcuni imputati, dopo 29 anni oggi la sentenza per la strage di Pescopagano, nel Casertano. Ergastolo per il boss Augusto La Torre e 20 anni a Tibero La Torre. È stato questo il verdetto letto pochi minuti fa dal gup Caputo del tribunale di Napoli. Era il 24 aprile del 1990, nella strage di Pescopagano vennero uccise cinque persone, quattro immigrati e un italiano Alfonso Romano e ci furono sette feriti tra cui un ragazzino di 14 anni, insieme al padre, il titolare del bar. I sicari del clan La Torre arrivarono nel bar armati con fucili e mitragliette. Gli obiettivi erano alcuni cittadini stranieri al centro di giri di droga. Fecero fuoco sui presenti, senza badare troppo a chi fossero le vittime. Rimasero uccisi tre tanzaniani, un iraniano e un padre di sei figli, Alfonso Romano, presente nel bar per puro caso ed estraneo alla criminalità organizzata. Nel collegio difensivo gli avvocati Carlo Destavola e Elisabetta Carfora.
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