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01 Dicembre 2015 - 19:01
Il presidente del parlamentino campano sull'abbassamento della contrattualizzazione dal terzo al secondo grado di parentela: «Ci siamo adeguati ad una legge nazionale e a quanto previsto dall’Anac»
NAPOLI. Non c’è alcuna “parentopoli” alla Regione Campania. A tagliare corto è il presidente del consiglio regionale, Rosa D’Amelio, replicando alle polemiche degli ultimi giorni.«Ci siamo adeguati ad una legge nazionale e a quanto previsto dall’Anac - spiega l’esponente del Pd -. C’è stato un eccesso di interpretazione in una precedente delibera del vecchio Ufficio di presidenza di centrodestra». L’attuale, invece, ha abbassato dal terzo al secondo grado di parentela la possibilità di contrattualizzazione. «Quello che conta è il rispetto delle leggi, era opportuno - spiega la D’Amelio - adeguarsi a quel testo. Dipendesse da me, per una questione di etica mia personale, io sarei più restrittiva ancora ma c’è una legge nazionale che va rispettata».
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