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«Don Michele aveva già ammesso le sue responsabilità con il Vescovo»

«Don Michele aveva già ammesso le sue responsabilità con il Vescovo»

AVERSA. «Il mio assistito, don Michele Mottola, già aveva ammesso le sue responsabilità sugli abusi sessuali nei confronti della bambina di 10 anni lo scorso mese di maggio con il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, che lo aveva subito sospeso dal celebrare messa. Dopo la nuova confessione di oggi, nel corso dell'interrogatorio di garanzia dinanzi al gip Santoro,  e le scuse fatte a tutti compresa la famiglia della piccola, ho chiesto una misura meno afflittiva, gli arresti domiciliari presso la sua abitazione a Qualiano, visto che ora si trova detenuto nell'infermeria del carcere di Secondigliano e lo abbiamo visto molto provato», ha spiegato all'Adnkronos l'avvocato Antimo D'Alterio, difensore del prete della parrocchia di Trentola Ducenta arrestato la scorsa settimana per abusi sessuali. 

Intanto, il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, ha sospeso ad horas dall'Albo don Michele Mottola, giornalista pubblicista. Era stata la Diocesi di Aversa a inviare la segnalazione al procuratore Francesco Greco. Lucarelli ha inviato contestualmente un esposto al Consiglio di disciplina dell'Ordine dei giornalisti della Campania. 

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