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Ex Isochimica, indagini prorogate di sei mesi

Ex Isochimica, indagini prorogate di sei mesi

La proroga servirà ai consulenti nominati dai Pm di redigere la documentazione a supporto delle indagini legate all’inaugurazione dei lavori di bonifica

AVELLINO. Altri sei mesi di indagini. È questa la richiesta da parte della Procura di Avellino in merito all’indagine legata all’inaugurazione dei lavori di bonifica all’ex Isochimica. La proroga servirà ai consulenti nominati dai Pm di redigere la documentazione a supporto delle indagini. Tutto nasce all’indomani del 27 marzo quando, presso l’ex stabilimento di Borgo Ferrovia, ci fu una vera e propria inaugurazione per l’avvio della bonifica della fabbrica dei veleni. Un evento che vide la partecipazione, tra gli altri, anche del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, oltre all’allora commissario prefettizio del Comune di Avellino, Giuseppe Priolo, dirigenti comunali e consiglieri regionali irpini. Tutti presenti per quello che è stato definito un giorno storico, ma quell’ingresso all’interno dell’Isochimica sarebbe avvenuto in aperta violazione di quei sigilli apposti ai cancelli dello stabilimento. Secondo il sequestro firmato tempo prima dal giudice Sonia Matarazzo, all’interno dell'impianto possono accedere solo gli operai addetti alla bonifica, e muniti di tutte le precauzioni del caso, e, in particolari necessità, i custodi giudiziari. Nel caso dell’inaugurazione dei lavori tutto questo non è avvenuto, anzi all’interno dell’Isochimica entrò chiunque portando la Procura ad avviare un’indagine su quanto avvenuto e ipotizzando a carico dei custodi giudiziari il reato di violazione dei sigilli e inosservanza dei provvedimenti dell'autorità, aggravati dalla mancanza delle dovute precauzioni da parte dei visitatori. 

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