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Caso Quarto, scontro grillini-Renzi

Caso Quarto, scontro grillini-Renzi

Di Maio e Di Battista: «Vicenda chiusa con le dimissioni della Capuozzo». Il premier: «Dove governano combinano casini»

Napoli. Il giorno dopo le dimissioni del sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo, esplode lo scontro politico. Il Movimento 5 Stelle chiude il caso, ma il premier Renzi contrattacca. «È un caso chiuso, che si poteva risolvere ancora prima con dimissioni date a tempo debito», taglia corto il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio. «Il fatto che si vada a votare a Quarto e che i cittadini possa tornare a esprimersi consentirà l’esercizio della democrazia. Io sono sereno - spiega -. Sulle minacce ha già risposto il sindaco di Quarto dicendo che non ne aveva avuto la percezione: quindi come faccio io a sapere di una cosa che lei non ha percepito? Quarto è un caso chiuso, ormai si fa solo gossip». A Di Maio fa eco Alessandro Di Battista, membro del Direttorio: «Il M5S non accetta che si governi una città con inquinamenti, suggeriamo a tutti partiti di comportarsi come abbiamo fatto noi, siamo intervenuti in una settimana. Ma avremmo dovuto metterci 48 ore. Ma gli attacchi non ci hanno affossati, ci hanno rinforzati». Sulla vicenda di Quarto interviene anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. «Io i grillini vorrei abbracciarli forte: ogni volta che vanno a governare da qualche parte succede un casino», dice a Rtl. E poi aggiunge: «Secondo me Capuozzo aveva il dovere di governare perché aveva vinto le elezioni». Vincenzo De Luca, dal canto proprio, è sarcastico: «Il sindaco Capuozzo si è dimesso, non credo che non dormiremo la notte. A me sinceramente non è che faccia piacere, quando si crea vuoto per le comunità non è bello per i cittadini. Siamo di fronte a questioni obiettivamente delicate. È venuto fuori che qualche eletto dei Cinque Stelle veniva eletto dalla camorra». 

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