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De Luca: piano B contro il contagio, stop comitive sulle isole

De Luca: piano B contro il contagio, stop comitive sulle isole

NAPOLI. «Il primo obiettivo della Regione è bloccare l'espansione del contagio. Il secondo è prepararci ad un piano B perché nessuno può sapere che succederà tra 1 o 2 settimane. Pertanto stiamo lavorando per raddoppiare i posti letto in terapia intensiva, e realizzare in ogni provincia della regione strutture ospedaliere per ospitare pazienti contagiati da coronavirus e cittadini che necessitano di cure diverse». Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ai microfoni di Lira Tv. «Calcoliamo di avere un aumento di casi positivi di 5-7 persone al giorno - aggiunge il governatore -, se così sarà non avremo nessun problema, ma anche se passeremo dai 50 casi attuali a 5mila contagi; stiamo lavorando per affrontare ogni evenienza. Ai cittadini dico di non andare in angoscia, ma di avere senso di responsabilità: più della metà delle persone finora contagiate potevano evitare il loro contagio se ci fosse stata responsabilità da parte di chi prima di loro aveva contratto il virus». 

MEDICI E INFERMIERI. «La Regione Campania ha bisogno di assumere altre 1600 unità, tra medici e personale infermieristico, e di partire da subito nell'acquisto di macchinari, attrezzature mediche» ha spiegato De Luca in merito all'emergenza da coronavirus. «Stiamo dialogando su questo tema con il Governo e il Ministero della Salute. Noi siamo pronti nell'arco di una settimana. Investiamo 20 milioni per il raddoppio dei posti letto in terapia intensiva. La difficoltà maggiore - spiega - è per l'acquisto dei materiali perché oggi c'è una domanda enorme che viene soprattutto dalla Lombardia e dalla zona rossa del contagio». De Luca propone inoltre di riportare in servizio i medici in pensione da 1 anno, e infermieri con contratto a tempo determinato scaduto. «Rinnoveremo loro il contratto per poi stabilizzarli», conclude.

UN PUNTO PER DONNE INCINTE. «Stiamo lavorando per avere un altro punto di eccellenza nella nostra sanità: un reparto dedicato esclusivamente a donne incinte che hanno contratto il coronavirus». «Saremo pronti in 3-4 giorni - spiega il governatore - e sarà probabilmente presso il II Policlinico della Federico II». «Questa Regione - aggiunge - sta ricevendo apprezzamenti da tutta Italia. Abbiamo fatto un lavoro immenso in questi anni, pur avendo perso durante il commissariamento 13.500 dipendenti e pur ricevendo dal governo meno soldi di tutte le altre Regioni».

«SCUOLE CHIUSE? NECESSARI ALTRI PROVVEDIMENTI». «Se chiudiamo le scuole e poi i ragazzi la sera vanno in discoteca, in pizzeria, dove incontrano non solo coetanei che succede? Paradossalmente nelle scuole c'era una maggiore sicurezza». «La popolazione infantile - prosegue - ha una specie di scudo antivirale, nel senso che se contraggono il virus sono asintomatici, però possono trasmetterlo. Per qui questa misura del governo richiede altre misure nei luoghi di assembramento, altrimenti diventa inutile». E conclude: «Non so se le scuole riapriranno dopo queste 2 settimane. Mi pare poco probabile. Ovviamente decide il Governo. Vediamo quello che succede. Penso sia necessario prendere altri provvedimenti». 

ISOLE. «Credo che dovremo prendere qualche decisione nelle prossime ore. Nelle Isole c'è una situazione particolare: non abbiamo una grande dotazione di posti letto in terapia intensiva, quindi lì forse per un periodo conviene bloccare l'arrivo di comitive organizzate».

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