Tutte le novità
21 Aprile 2020 - 21:58
Restare "con i piedi per terra" e capire "che questa malattia è una malattia terribile, che questo virus ti fa vedere la morte con gli occhi. Lo voglio dire perché nelle ultime settimane è andata crescendo una banalizzazione del problema che a me pare estremamente pericolosa". Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a "Porta a Porta", in onda stasera alle 23,55. "Probabilmente - ha aggiunto De Luca - il virus è diventato meno aggressivo, ma stiamo parlando di un problema di enorme gravità e serietà che va affrontato con grande rigore se vogliamo evitare tragedie per il nostro Paese. Prendiamo atto che stiamo conoscendo dati positivi, ma sarebbe un errore drammatico immaginare che abbiamo alle spalle il problema".
"Il rapporto tra Campania e Lombardia è un rapporto di grande correttezza". “Attilio Fontana ha ricordato che abbiamo un gemellaggio da lungo tempo tra Niguarda e Cardarelli - ha aggiunto De Luca - c'è un rapporto amichevole di grande collaborazione scientifica e andiamo avanti così".
"Il rompete le righe sarebbe un atto di totale irresponsabilità". De Luca ha ricordato che "qualche settimana fa si è determinato un problema serio per la Campania e per il Sud, quando all'improvviso si sono riversati nei nostri territori decine di migliaia di giovani studenti e lavoratori che all'improvviso sono rientrati nel Sud. Abbiamo dovuto affrontare un problema drammatico: ridurre le corse dei treni, attivare dei controlli alle stazioni di Roma, Napoli e Salerno, avevamo persone che venivano per motivi non urgenti, non di lavoro, non di altro. Abbiamo corso il rischio di avere un dilagare dell'epidemia di coronavirus, che non c'è stata perché abbiamo messo in quarantena tutti quelli che abbiamo individuato, li abbiamo messi in isolamento individuale, i sindaci ci hanno comunicato le persone che erano arrivate nei comuni di appartenenza e abbiamo fatto un lavoro di prevenzione molto faticoso, che è riuscito". De Luca ha spiegato che "il nostro problema oggi è di evitare che succeda qualcosa del genere, quindi il 'rompete le righe' significava questo: liberi tutti di andare in giro per l'Italia, dovunque e comunque. Questo sarebbe un atto di totale irresponsabilità".
"Io sono assolutamente d'accordo con Attilio Fontana sul fatto che dobbiamo aprire in tutta Italia, ma aprire in tutta Italia non significa aprire nello stesso modo, perché abbiamo regioni dove non c'è neanche un focolaio di contagio e regioni in cui il problema è fortemente presente". Secondo De Luca "dobbiamo perlomeno limitare la mobilita, che oggi è limitata ai comuni di appartenenza, alle regioni di appartenenza per alcune settimane".
"Dobbiamo avviarci verso la vita ordinaria ma usando la ragione e non dicendo banalità. Nessuno vuole mettere barriere, new jersey o cavalli di frisia da nessuna parte, si dice semplicemente che occorre una posizione di prudenza". Secondo De Lucs bisogna "cominciare a scongelare la situazione, ma mantenendo anche dei controlli. Chi viene da Milano a Napoli, ma vale anche per chi da Napoli va a Milano, e va in giro senza alcun motivo serio, dev'essere bloccato e sanzionato; questo almeno per alcune settimane, perché se la situazione è che in alcune regioni non c'è quasi più il contagio ma in altre abbiamo ogni giorno mille nuovi contagi, credo che un elemento di prudenza deve essere mantenuto. Questo è tutto, un po' di buon senso e di ragionevolezza, facendo andare avanti l'economia e le relazioni sociali ma sapendo che dietro l'angolo, se sbagliamo, possiamo vedere la morte con gli occhi".
"In Campania abbiamo assunto decisioni anche più rigorose perché ha la maggiore densità abitativa d'Italia e nella fascia costiera ha la maggiore densità abitativa d'Europa, siamo ai livelli di Singapore con 1.500 abitanti per chilometro quadrato. Questa è l'unica regione nella quale non si può sbagliare, perché se si sbaglia viene un'ecatombe".
"Quello che oggi non è consentito è avere un processo di mobilità che diffonda il contagio, la mia idea è che questo elemento di rigore va tenuto in piedi ancora per un po' di tempo. Ma questo non riguarda le filiere produttive: nello stesso settore industriale non puoi chiudere una fabbrica da una parte e la lascia aperta dall'altra. Il settore deve funzionare insieme, quindi gli orientamenti devono essere nazionali". De Luca ha sottolineato che "si fanno controlli e si bloccano i cittadini che vanno in giro senza motivo, ma anche oggi la mobilità per le merci è consentita, le filiere agroalimentari funzionano perfettamente. i tir che portano alimentari da Napoli a Milano o da Milano a Napoli funzionano tranquillamente".
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo