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22 Aprile 2020 - 14:52
NAPOLI. Da lunedì 27 aprile anche in Campania sarà consentita la consegna a domicilio dei pasti. È quanto prevede un'ordinanza firmata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, con la quale si consentono, dal 27 aprile al 3 maggio, data ultima del lockdown, «le attività e i servizi di ristorazione, tra cui pub, bar, gastronomie, ristoranti, pizzerie, gelaterie e pasticcerie con la sola modalità di prenotazione telefonica o online e consegna a domicilio, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie nelle diverse fasi di produzione, confezionamento, trasporto e consegna dei cibi».
Per bar e pasticcerie l'attività sarà consentita dalle 7 alle 14, mentre le altre attività potranno esercitare dalle ore 16 alle ore 22. L'ordinanza consente inoltre le attività di commercio al dettaglio di articoli di carta, cartone, cartoleria e libri, esclusivamente dalle ore 8 alle 14.
«Si tratta di un primo passo e di un primo segno di rilancio delle attività economiche secondo una linea di responsabilità e di prudenza, che richiede da parte di tutti il rispetto rigoroso delle regole di tutela della propria e dell'altrui incolumità». Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
«Il provvedimento - spiega De Luca - è articolato in maniera da diluire la mobilità nel corso della giornata ed evitare assembramenti. Sarà fondamentale rispettare tutti i dispositivi di sicurezza, pena sanzioni severe a carico degli inadempienti. Occorrerà utilizzare i prossimi giorni per sviluppare tutte le operazioni di sanificazione e igienizzazione dei locali, in qualche caso chiusi da molte settimane, per sottoporsi a visite mediche e per preparare tutte le certificazioni necessarie dal punto di vista sanitario», conclude.
In Campania, sulla base dei dati dell'Unità di crisi regionale, si legge nell'ordinanza firmata dal governatore, «risultano in corso già da alcune settimane su tutto il territorio della regione graduali e progressivi miglioramenti della situazione epidemiologica in atto». Ecco perché «alla data odierna risulta consentita una graduale attenuazione di talune misure di contenimento e prevenzione ad oggi adottate, ferma l'ineludibile esigenza di contenere la mobilità di massa, di evitare ogni forma di assembramento e di assicurare il rispetto del distanziamento sociale».
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