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24 Aprile 2020 - 18:00
NAPOLI. «Le fasi 2 e 3 non prevedono nulla per i centri commerciali». Protesta il vicepresidente dei direttori della grande distribuzione, Gaetano Graziano. Napoletano, poco più che 50enne, è da qualche anno vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commerciali, sodalizio con sede a Milano. Graziano ha sempre lavorato in Campania.
Cosa pensa l'associazione dei provvedimenti del Governo?
«I centri commerciali sono realtà molto complesse, forse per questo sono “stati dimenticati”. Come associazione dei direttori dei centri commerciali auspichiamo che ci sia un approfondimento delle tematiche relative alle nostre strutture e che si ponga rimedio immediato a questa “dimenticanza” anche perché le ripercussioni economiche saranno catastrofiche per un settore che conta in Italia circa 1.178 strutture attive con 360 mila dipendenti diretti e 36 mila negozi, quasi due miliardi di visitatori all’anno e un fatturato che si aggira intorno ai 139 miliardi di euro circa, un mercato che nel complesso vale il 4% del Pil del Paese: con questi numeri non possiamo aspettare, stando chiusi, fino a quando non ci sarà la certezza di una cura o di un vaccino».
Come si sta preparando l’industria dei centri commerciali in termini di misure di sicurezza per un eventuale riapertura?
«In questo delicato momento di emergenza, affinché il centro commerciale possa ancora attirare una clientela, deve garantire al suo visitatore un ambiente sicuro, nel quale egli possa muoversi con una certezza di non correre rischi per questo stiamo lavorando su vari fronti: rispetto delle regole sanitarie (mascherine, temperatura, disinfettanti per le mani, altri DPI…); gestione dei flussi di visitatori in entrata; gestione dei percorsi in galleria per evitare assembramenti; gestione degli spazi dedicati ad eventuali code per l’ingresso nei singoli negozi; gestione giornaliera della sanificazione degli ambienti ecc.. Riaprire in sicurezza è la nostra priorità ci aspettiamo, quindi, sia un aiuto per sostenere le attività in difficoltà (molti punti vendita non saranno in grado di ripartire), sia delle direttive che ci permettano di riaprire già dal prossimo mese!.
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