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12 Giugno 2020 - 09:40
CASERTA. "L'Uspp ha ampiamente apprezzato l'iniziativa del Procuratore generale della Repubblica di Napoli Riello volta a far luce su quanto accaduto al carcere di Santa Maria Capua Vetere". È quanto affermano Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, rispettivamente presidente e segretario regionale dell'Unione sindacati polizia penitenziaria. "La Procura generale ha dichiarato in un comunicato stampa di aver proceduto alla richiesta di una dettagliata relazione sia alla Procura di Santa Maria Capua Vetere, - si legge ancora nella nota - titolare delle indagini sul presunto pestaggio di alcuni detenuti ad opera di alcuni poliziotti durante i giorni della rivolta, sia al Comando regionale dei Carabinieri che hanno eseguito gli atti di polizia giudiziaria, circa le modalita' operative adottate. Il tutto volto a verificare, come questo sindacato ritiene, se le modalita' operative adottate dalla P.G. operante abbiano violato la privacy e la dignità professionale dei poliziotti penitenziari, oltre che, evidentemente, aver causato dei rallentamenti e disordini nel servizio interno, dal momento che i poliziotti penitenziari sarebbero stati bloccati all'esterno dell'Istituto all'atto della presa di servizio, per l'identificazione degli stessi e per l'esecuzione di altri atti di polizia giudiziaria". "Il tutto, tra l'altro, sarebbe avvenuto in presenza dei familiari dei detenuti". "Esprimiamo massima solidarietà ai colleghi del carcere di Santa Maria Capua Vetere che nei giorni in cui e' scoppiata la rivolta ha mostrato alto senso del dovere e spirito di sacrificio al fine di garantire l'ordine e la sicurezza interni", concludono Moretti e Auricchio.
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