Coronavirus, tribunale ordina rettifica ad Antitrust su indagine aumento prezzi

Il Tribunale di Napoli Nord in Aversa (Caserta) ha accolto il ricorso di Ce.Di.Sigma Campania spa contro l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, condannata a rettificare un proprio comunicato nel quale annunciava l'apertura di un'indagine nei confronti della Gdo in merito all'aumento dei prezzi dei beni alimentari e dei detergenti a seguito dell'emergenza coronavirus.

Il comunicato, nel quale il gruppo Sigma era citato insieme ad altri operatori della Gdo, era stato diffuso dall'Antitrust lo scorso 7 maggio. Ce.Di.Sigma Campania spa, difesa dagli avvocati Francesco Fimmanò e Luca Caravella, considerava il comunicato "lesivo" e tale da "mettere in pericolo l'integrità dell'immagine, dell'onore e della reputazione commerciale della società offesa dalla pubblicità negativa contenuta nel messaggio stampa".

Da qui la richiesta del gruppo di "ordinare all'Autorità garante della concorrenza e del mercato di pubblicare gratuitamente, in calce al suo comunicato stampa e su almeno tre testate nazionali online" il seguente testo di rettifica: "L'articolo in questione contiene informazioni non rispondenti al vero e può provocare lesioni all'onore e della reputazione commerciale e professionalità della Ce. Di. Sigma Campania spa e del buon nome dei suoi amministratori e dipendenti, in quanto trattasi della richiesta di semplici informazioni senza l'avvio di alcun procedimento sanzionatorio e che per errore è stato riportato nel comunicato".

Secondo il giudice Pasquale Ucci del Tribunale di Napoli Nord, firmatario dell'ordinanza emessa il 30 luglio scorso, "deve ritenersi esistente il requisito del cosiddetto fumus" e, non essendoci alcuna attività istruttoria compiuta nei confronti della Ce.Di.Sigma Campania, "l'accostamento della notizia dell'attività pre-istruttoria agli operatori commerciali indicati appare immotivato e certamente idonei a ledere l'immagine e la reputazione della società". Il Tribunale, oltre a ordinare la pubblicazione del testo di rettifica, ha condannato l'Antitrust al pagamento delle spese.