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07 Settembre 2020 - 12:42
«Io sono garantista e credo che l'indagato debba rispondere all'autorità giudiziaria. Io parlo del profilo politico, a prescindere dall'indagine: De Luca aiuta solo ed esclusivamente il suo clan familiare e il suo clan di amici stretti». Così Stefano Caldoro, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania, chiamato dai giornalisti a commentare l'indagine della Procura di Napoli che vede coinvolto il governatore campano Vincenzo De Luca.
«A prescindere dalle vicende giudiziarie - aggiunge Caldoro - posso evidenziare il modello del clan De Luca, che favorisce solo gli amici, poi rispettando o meno la legge questo lo deciderà la magistratura. Ma per me è una denuncia politica enorme: i suoi autisti possono essere aiutati e privilegiati, la sua famiglia deve essere aiutata e privilegiata, il suo segretario particolare, il capo segreteria, diventa sindaco di Salerno. È il clan che favorisce solo i suoi amici, il problema è quello, non è aiutato il più bravo. Io penso che un presidente della Regione debba garantire i più bravi, che tutti possano avere occasioni per diventare dirigenti, per avere un riconoscimento, per ricoprire un incarico».
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